Expo 2030: Santanchè spera che Roma vinca al primo turno, ma c’è una possibilità di ballottaggio

Il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, ha espresso la speranza che molti Paesi europei votino per Roma nella candidatura per Expo 2030. Tuttavia, ha ammesso che se non riusciranno a vincere al primo turno, avranno una seconda possibilità al ballottaggio. La decisione finale verrà presa il 28 novembre a Parigi dall’assemblea dei delegati dei 182 Paesi che compongono il Bie. Finora, sembra che la capitale dell’Arabia Saudita, Ryad, sia in vantaggio grazie a una campagna aggressiva e a importanti accordi di investimento, compreso il sostegno annunciato della Francia e di altri Paesi.

Roma lancia la sua candidatura con uno spettacolare volo di droni sul Colosseo

Roma ha lanciato la sua candidatura per Expo 2030 con uno spettacolare volo di droni sul Colosseo. Questo evento ha attirato l’attenzione internazionale e ha dimostrato l’impegno della città nel promuovere la sua candidatura. Il governo italiano, rappresentato dal ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi, si recherà a Parigi per difendere la proposta di Roma. Abodi ha sottolineato che nonostante la concorrenza abbia caratteristiche più flessibili, il dossier presentato da Roma è di alta qualità e ha ottenuto il consenso necessario per competere fino alla fine. Tuttavia, le dinamiche della votazione rimangono imprevedibili.

Roma pronta ad accogliere i visitatori di Expo

Roma è pronta ad accogliere i visitatori di Expo 2030. Secondo il direttore generale del comitato promotore per Expo 2030, Giuseppe Scognamiglio, il Bie ha calcolato un fabbisogno di 200.000 posti letto per l’evento, e Roma ne dispone attualmente di 167.000. Scognamiglio ha sottolineato che la sostenibilità è un elemento chiave nella scelta del Paese ospitante. Mentre i concorrenti possono realizzare un numero maggiore di posti letto grazie ai loro investimenti, Roma offre un sistema Paese completo che copre tutti i settori, compresi il manifatturiero e i servizi. Inoltre, Expo rappresenterebbe una grande opportunità per l’Italia e Roma, offrendo un ritorno di reputazione e un impatto economico significativo.