Nel 2025, l’analisi condotta dall’Istat presenta un panorama economico in trasformazione per le famiglie italiane. I dati più recenti indicano che il reddito disponibile è aumentato del 2,7%, mentre il potere d’acquisto ha registrato una crescita dell’1,3%. Questi segnali incoraggianti si riflettono anche nella spesa per consumi finali, che ha visto un incremento dell’1,7%. La vera sorpresa, però, è la propensione al risparmio, che è salita al 9,0%, segnando un notevole aumento rispetto all’8,2% del 2023.
Un’analisi approfondita del risparmio familiare
Il cambiamento nella propensione al risparmio delle famiglie italiane rappresenta un indicatore significativo, specialmente in un contesto economico caratterizzato da fluttuazioni nel tasso di investimento. Infatti, quest’ultimo è sceso al 9,3%, in calo rispetto al 10,2% dell’anno precedente. Questo potrebbe suggerire una maggiore cautela da parte delle famiglie, che tendono a preferire l’accumulo di risparmi piuttosto che investire in consumi immediati.
In aggiunta, il tasso di profitto delle società non finanziarie ha subito una contrazione, scendendo al 43,3% rispetto al 46,1% del 2023. Questo calo è riconducibile a una diminuzione del risultato lordo di gestione, che ha registrato un decremento del 5,2%, nonostante una modesta crescita del valore aggiunto, fissata allo 0,9%. Questi dati suggeriscono che le aziende potrebbero affrontare sfide significative, influenzando indirettamente le decisioni di spesa delle famiglie.
Il contesto economico generale
Esaminando il panorama economico più ampio, il valore aggiunto dell’intera economia nazionale ha mostrato un incremento del 2,3% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, questo segnale positivo è accompagnato da un rallentamento rispetto ai tassi di crescita del biennio precedente, che avevano registrato un notevole 9,1% nel 2022 e un 6,7% nel 2023. Questo rallentamento potrebbe riflettere una fase di assestamento dopo un periodo di crescita robusta.
Un aspetto positivo emerge dall’attività delle amministrazioni pubbliche, il cui valore aggiunto è aumentato del 5,2% rispetto all’anno precedente, un miglioramento rispetto al 2,4% del 2023. Questo contributo ha fornito un apporto significativo alla crescita complessiva, con un incremento di 0,7 punti percentuali.