Sara Campanella, una studentessa di 22 anni di Misilmeri, è stata tragicamente uccisa, un evento che ha scosso profondamente la comunità di Messina. Nella mattinata del 1° aprile 2025, le forze dell’ordine hanno arrestato Stefano Argentino, un giovane di 27 anni, accusato di aver commesso l’omicidio in un contesto di amore non corrisposto.
Un amore inquietante
Sara, iscritta al corso di tecnico di laboratorio biomedico, aveva incrociato il cammino di Argentino, che frequentava lo stesso corso. Durante una conferenza stampa, il procuratore di Messina, Antonio D’Amato, ha rivelato che il giovane aveva mostrato “attenzioni insistenti e reiterate” nei confronti di Sara per circa due anni. Nonostante ciò, tali comportamenti non avevano mai assunto toni minacciosi, tanto che la ragazza non si era mai sentita realmente in pericolo, sebbene avesse confidato alle amiche il suo fastidio per le insistenze di Argentino.
Le indagini hanno chiarito che il giovane avrebbe agito per motivi sentimentali, essendo innamorato di Sara senza ricevere alcun riscontro positivo. Argentino, infatti, non si era arreso di fronte ai ripetuti rifiuti della ragazza, continuando a cercare di avvicinarsi a lei e a proporle di uscire insieme.
La tragica sequenza degli eventi
La tragedia si è consumata in un pomeriggio apparentemente normale. Dopo le lezioni, Argentino ha chiesto a dei compagni dove si trovasse Sara, per poi raggiungerla. La giovane, accortasi della sua presenza, ha immediatamente avvertito le amiche chiedendo loro di raggiungerla. Purtroppo, pochi istanti dopo, è stata colpita a morte con tre fendenti.
Secondo le ricostruzioni degli investigatori, l’omicidio sarebbe avvenuto nei pressi di un distributore di benzina, probabilmente dopo una discussione tra i due. Dopo aver inferto i colpi mortali, Argentino è fuggito, lasciando Sara in una pozza di sangue. Una testimone ha riferito che la ragazza ha tentato di chiedere aiuto, ma le sue grida si sono spente rapidamente, segno che le sue condizioni erano critiche.
Conseguenze legali e reazioni
Dopo l’arresto, Argentino è stato trasferito nel carcere di Messina, dove rimarrà in attesa dell’interrogatorio di garanzia previsto nei prossimi giorni. Il procuratore D’Amato ha già richiesto l’emissione di una custodia cautelare, sottolineando la gravità della situazione e la necessità di garantire la sicurezza della comunità.
La morte di Sara Campanella ha suscitato un’ondata di indignazione e tristezza tra i suoi coetanei e nella comunità accademica. La sua storia, segnata da un amore non corrisposto e da un finale drammatico, evidenzia le problematiche legate alle relazioni interpersonali e alla violenza di genere, un tema che continua a richiedere attenzione e interventi concreti.