La sfida di Champions League tra l’Inter e il Feyenoord, disputata a San Siro, ha regalato momenti intensi e un finale che ha sollevato dibattiti. Il 11 marzo 2025, i nerazzurri di Simone Inzaghi hanno inaugurato il punteggio con un gol di Thuram all’8° minuto, ma la gioia è stata di breve durata. Gli olandesi, sotto la guida di Robin van Persie, sono riusciti a ristabilire l’equilibrio grazie a un rigore controverso.
Il rigore contestato di Moder
Il momento decisivo si è verificato al 40° minuto, quando il Feyenoord ha iniziato a farsi notare. Un passaggio rasoterra ha raggiunto Moder in area, il quale è stato toccato da Calhanoglu e, cedendo alla gravità , è caduto a terra. Inizialmente, l’arbitro slovacco Kruzliak ha scelto di non intervenire, ma dopo una revisione al VAR, ha cambiato idea, assegnando il penalty agli olandesi.
Dai 11 metri, Moder ha dimostrato freddezza, calciando con precisione e superando il portiere Sommer tra le proteste e i fischi del pubblico interista. L’atmosfera a San Siro era carica di tensione, con i tifosi che hanno mal digerito la decisione arbitrale. Il gol del pareggio ha riportato equilibrio alla partita, mantenendo aperta la contesa per il secondo tempo.
Analisi della partita
Dopo un avvio promettente, l’Inter ha visto il Feyenoord crescere nel gioco, soprattutto dopo il rigore. La squadra olandese ha dimostrato carattere e determinazione, rispondendo colpo su colpo a una formazione nerazzurra che, pur dominando il possesso palla, ha faticato a concretizzare le occasioni create.
Il primo tempo si è concluso con un punteggio di 1-1, ma le aspettative per la ripresa erano elevate. Entrambe le squadre sapevano che il passaggio ai quarti di finale di Champions League era in gioco, e la tensione si è fatta palpabile. Le sostituzioni e le strategie adottate dai due allenatori hanno avuto un ruolo cruciale, con l’Inter che ha cercato di riprendere il controllo del match, mentre il Feyenoord ha puntato a sfruttare le ripartenze.
La partita ha messo in luce non solo le abilità tecniche dei giocatori, ma anche le scelte arbitrali che, come spesso accade nel calcio, possono influenzare l’esito di una gara. Con il pareggio, la qualificazione rimane aperta, e il ritorno si preannuncia altrettanto avvincente.