Firmata l’ipotesi di contratto di lavoro per gli enti lirici: Nuovi accordi per il futuro delle persone nel settore operistico

Il debutto di Clauidio Baglioni al teatro dell'opera a Roma, 24 gennaio 2022. ANSA/UFFICIO STAMPA +++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY +++

Siglato l’ipotesi di contratto per le Fondazioni Lirico Sinfoniche

È stato raggiunto un accordo al ministero della Cultura per l’ipotesi di contratto collettivo delle Fondazioni Lirico Sinfoniche per il periodo 2019-2021. L’intesa è stata firmata tra Anfols, assistita da Aran, e i sindacati Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil.

Il riconoscimento economico prevede un pagamento una tantum per il triennio 2019-2021 e un aumento dei minimi salariali del 4%, che tiene conto dell’inflazione di quel periodo.

Le parti coinvolte hanno già concordato di continuare la negoziazione per il rinnovo del contratto collettivo nazionale per il periodo 2022-2024, che includerà sia aspetti normativi che economici.

L’ipotesi di contratto firmata dovrà ora essere approvata dai lavoratori delle 12 Fondazioni Lirico Sinfoniche e successivamente sarà valutata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e dalla Corte dei Conti per la definitiva validazione.

Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil si dicono soddisfatti del risultato ottenuto nel ripristino di una regolamentazione collettiva a livello nazionale, che deve garantire un “giusto riconoscimento del valore delle figure professionali” nel settore.

“Finalmente, dopo venti anni senza un contratto firmato, con questo accordo possiamo riprendere un percorso regolare, seguendo le dinamiche di rinnovo dei contratti del pubblico impiego” commentano i sindacati, esprimendo “un particolare apprezzamento per il ruolo svolto dal sottosegretario Gianmarco Mazzi, che ha sostenuto con impegno il lungo processo di negoziazione e ha ribadito l’impegno del Ministero a mantenere un ruolo attivo nel processo in corso”.