Emergenza agricola a Fiumicino
Fiumicino si trova attualmente al centro di una grave emergenza agricola a causa della diffusione della Toumeyella parvicornis, nota comunemente come cocciniglia tartaruga. Questo parassita , apparso in Italia nel 2014 , sta infliggendo danni considerevoli alle alberature di pino domestico , con un impatto particolarmente forte nel Lazio . Recentemente, la Regione ha aggiornato le aree colpite e ha implementato misure di contenimento per limitare la diffusione di questo organismo nocivo .
Nuove delimitazioni e misure di contenimento
Il 20 marzo 2025 , la Regione Lazio ha ufficializzato la nuova delimitazione delle zone infestate e delle aree cuscinetto , attraverso la determinazione n. G02798 del 7 marzo 2025 . Questa decisione è stata presa in seguito ai risultati delle indagini fitosanitarie effettuate nel territorio, che hanno evidenziato l’urgenza di un intervento tempestivo per tutelare le risorse forestali locali. La cocciniglia tartaruga , appartenente alla famiglia delle Coccidae , si nutre della linfa delle piante e rilascia una sostanza zuccherina chiamata melata , che favorisce la crescita di un fungo nero noto come fumaggine . Questo fungo ostacola la fotosintesi , indebolendo progressivamente gli alberi fino a portarli alla morte .
Interventi obbligatori e monitoraggio
Il decreto ministeriale del 3 giugno 2021 ha assegnato ai Servizi Fitosanitari Regionali il compito di monitorare la situazione e adottare misure di eradicazione . In questo contesto, la Giunta regionale ha approvato un piano di contrasto alla cocciniglia tartaruga , che prevede interventi obbligatori nelle aree colpite. I proprietari e gestori dei terreni sono tenuti ad attuare tali misure per proteggere i pini e altre piante ospiti del parassita .
Situazione attuale e diffusione del parassita
Le recenti indagini hanno messo in evidenza la necessità di aggiornare la mappatura delle aree infette , che ora include diversi comuni delle province di Roma , Latina e Frosinone , con Fiumicino in prima linea. La cocciniglia tartaruga si è rivelata un parassita altamente invasivo , capace di diffondersi rapidamente grazie alla mobilità delle neanidi , le forme giovanili dell’insetto, e alla possibilità di essere trasportata dal vento o dagli uccelli . Questa situazione rende il controllo dell’infestazione particolarmente complesso, richiedendo un impegno coordinato da parte delle autorità locali e dei cittadini .
Prospettive future
Con l’adozione di queste misure , la Regione Lazio spera di contenere la diffusione della cocciniglia tartaruga e di proteggere il patrimonio forestale , essenziale per l’equilibrio ecologico e l’economia agricola della zona. La lotta contro questo parassita è solo all’inizio, ma la collaborazione tra istituzioni e cittadini sarà fondamentale per affrontare questa sfida .