Fiumicino è attualmente al centro di un’importante evoluzione urbanistica e infrastrutturale, un processo destinato a trasformare profondamente il volto della città . Il 21 marzo 2025, l’Aula Consiliare ha accolto un convegno tecnico, indetto dal sindaco Mario Baccini, per discutere le prospettive di sviluppo futuro. L’evento ha visto la partecipazione di figure chiave, tra cui il presidente del consiglio comunale Roberto Severini, rappresentanti di enti come Anas, la Capitaneria di Porto e la società Waterfront, oltre alla soprintendente per i Beni Archeologici, Culturali e Paesaggio, l’Architetto Lisa Lambusier.
Una visione condivisa per il futuro
L’incontro aveva un obiettivo ben definito: avviare un dialogo costruttivo tra le diverse realtà coinvolte nella trasformazione della città . Durante il convegno, sono stati analizzati progetti già in fase di realizzazione e quelli futuri, con l’intento di ripensare la mappa urbanistica di Fiumicino senza compromettere il suo patrimonio storico e culturale. Un tema centrale è stato quello dello sviluppo sostenibile, mirato a integrare le nuove infrastrutture con il paesaggio locale, migliorando la qualità della vita dei cittadini.
Il sindaco Baccini ha enfatizzato l’importanza di una pianificazione attenta e condivisa, dichiarando: “Fiumicino è di fronte a una fase di trasformazione storica. Dobbiamo garantire una crescita equilibrata che valorizzi le potenzialità del nostro territorio, senza trascurarne le fragilità .” Ha inoltre sottolineato la necessità di aggiornare il Piano di Dettaglio Regolatore (PDR) per includere i grandi progetti in corso, come il porto commerciale e quello turistico-crocieristico, il nuovo svincolo di via Trincea delle Frasche e il rifacimento del borgo dei bonificatori.
Controversie sull’accesso in Aula Consiliare
Tuttavia, il convegno non è stato privo di polemiche. Dopo l’incontro, i consiglieri comunali Ezio Di Ginesio Pagliuca e Angelo Petrillo hanno sollevato obiezioni riguardo all’accesso all’Aula Consiliare, lamentando che l’ingresso era stato limitato a una “lista di accesso”, simile a quella di una discoteca. “L’aula consiliare non è proprietà privata del sindaco o di pochi eletti, ma rappresenta la democrazia di tutti i cittadini,” hanno affermato i due consiglieri, esprimendo il loro disappunto per il tentativo di identificazione da parte della polizia locale.
La questione centrale sollevata dai consiglieri riguarda il rispetto del principio di trasparenza. “Le riunioni a porte chiuse devono avvenire in spazi adeguati e nel rispetto delle norme,” hanno sottolineato, evidenziando che l’Aula Consiliare non può diventare un luogo riservato a pochi privilegiati. Hanno anche chiesto al sindaco di assumersi la responsabilità politica per quanto accaduto, sottolineando che l’aula deve rimanere un luogo aperto al confronto democratico.
La risposta del presidente del consiglio comunale
In risposta alle accuse, il presidente del consiglio comunale, Roberto Severini, ha chiarito la situazione. Ha spiegato che l’incontro era stato organizzato in Aula Consiliare per motivi logistici, data l’alta partecipazione, e ha negato che si trattasse di una riunione a porte chiuse. “Si è trattato di un confronto istituzionale e tecnico,” ha affermato, sottolineando che la polizia locale ha agito con professionalità per garantire il regolare svolgimento dell’incontro.
Severini ha anche ribadito il suo impegno a proteggere la funzione democratica dell’Aula Consiliare, respingendo le insinuazioni di malafede. “L’aula rimarrà sempre un luogo aperto al dialogo e al confronto, nel rispetto delle regole istituzionali,” ha concluso, invitando i consiglieri di opposizione a partecipare in modo costruttivo.
Fiumicino, quindi, si prepara a un periodo di cambiamenti significativi, ma non senza affrontare sfide e dibattiti che coinvolgono la comunità e le sue istituzioni.