La questione del servizio pubblico radiotelevisivo in Italia ha recentemente suscitato l’interesse dei funzionari dell’ Unione Europea , che hanno avuto un incontro con Barbara Floridia , presidente della Commissione di Vigilanza Rai, e Roberto Rosso , capogruppo di Forza Italia nella bicamerale. Questo colloquio, avvenuto in vista della pubblicazione del sesto Rapporto sullo Stato di Diritto e la libertà di stampa , previsto per luglio 2025, ha evidenziato il preoccupante calo degli ascolti della Rai e le problematiche relative alla sua autonomia.
Floridia ha riferito all’ ANSA che i rappresentanti di Bruxelles hanno messo in evidenza lo stallo che ha caratterizzato la nomina del nuovo presidente della Rai e l’attività della Commissione di Vigilanza, attualmente in una fase di blocco. La riforma in discussione nella Commissione VIII del Senato ha subito un rallentamento, ma Rosso ha rassicurato che l’iter legislativo riprenderà a breve con la presentazione di un testo unificato.
Un passo verso la riforma
Il clima politico è teso, e la recente bocciatura della mozione presentata dall’opposizione, che chiedeva l’adozione del Media Freedom Act europeo, ha messo in luce le difficoltà nel garantire l’autonomia del servizio pubblico. Questo atto normativo, che stabilisce criteri essenziali per la libertà dei media, deve essere implementato entro agosto, pena sanzioni da parte dell’Unione Europea.
“La situazione del servizio pubblico è una priorità per i funzionari Ue”, ha dichiarato Floridia. “Ho sottolineato che la Commissione di Vigilanza è attualmente bloccata e che la riforma è ferma in Senato”. Rosso, insieme all’altro relatore Claudio Fazzone , ha annunciato l’intenzione di presentare una proposta di legge che unifichi le sei proposte già depositate, con l’obiettivo di riavviare il processo legislativo. “Speriamo che la riforma parta davvero”, ha aggiunto Floridia, esprimendo la necessità di avviare audizioni e di approvare la riforma in un ramo del Parlamento entro agosto.
Le preoccupazioni dell’Unione Europea
I funzionari Ue hanno preso atto del calo degli ascolti e delle difficoltà che sta affrontando il consiglio di amministrazione della Rai, consapevoli che la nomina del presidente è attualmente bloccata. Floridia ha evidenziato che le ragioni di questo stallo sono molteplici e legate a un contesto di grande trasformazione. “È evidente che l’attuale governance non funziona”, ha affermato, aggiungendo che la Commissione Ue prenderà in considerazione le informazioni fornite sia da lei che da Rosso per redigere il rapporto.
La situazione si complica ulteriormente con l’ennesima fumata nera per la votazione sul presidente della Rai, ma la maggioranza ha comunque approvato una delibera riguardante il regolamento sulla par condicio per i referendum di giugno. Floridia ha sottolineato che, anche nei mesi precedenti, le delibere necessarie non avevano trovato il numero legale per essere approvate. “È fondamentale riprendere l’attività ordinaria”, ha affermato, citando l’importanza di audire l’Amministratore Delegato della Rai, Carlo Rossi , e di affrontare questioni cruciali come l’atto di indirizzo “No Peace No Panel”.
Se la situazione di stallo dovesse persistere, Floridia ha avvertito che potrebbe essere costretta a coinvolgere i presidenti di Camera e Senato e, in mancanza di risposte, a rivolgersi direttamente al presidente della Repubblica. La pressione per una riforma efficace e tempestiva è palpabile, e il futuro del servizio pubblico italiano rimane in bilico.