Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (Fnopi), ha lanciato un accorato appello all’inizio del Congresso Nazionale “Infermiere – Innovazione, Sfide e Soluzioni”, in corso a Rimini dal 20 al 22 marzo 2025. La richiesta è chiara: riportare in Italia oltre 30mila infermieri attualmente operanti all’estero, garantendo loro le stesse opportunità e riconoscimenti di chi si forma nel nostro Paese.
Mangiacavalli ha sottolineato che l’Italia è rinomata per formare alcuni dei migliori infermieri d’Europa, spesso reclutati da altri Paesi prima ancora di completare il proprio percorso di studi. “È fondamentale che chi decide di esercitare in Italia abbia la stessa preparazione e reputazione di chi esce dai nostri istituti”, ha dichiarato, evidenziando la necessità di un impegno collaborativo con il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, per facilitare questo rientro.
Innovazione e crescita professionale
Secondo Mangiacavalli, il futuro della professione infermieristica deve essere caratterizzato da una chiara definizione dei percorsi di crescita e carriera. “Dobbiamo configurare una professione stratificata, con opportunità di avanzamento e un welfare aziendale dedicato”, ha spiegato, mettendo in risalto che la maggior parte degli infermieri lavora su turni, spesso senza pause durante i fine settimana e le festività . L’innovazione, per la presidente Fnopi, deve permeare i modelli organizzativi e assistenziali, promuovendo un linguaggio standardizzato e sfruttando le potenzialità della digitalizzazione, che trasformerà inevitabilmente il modo di lavorare.
Mangiacavalli ha anche espresso apprezzamento per le misure adottate dal Governo e dalle commissioni parlamentari riguardo alla professione infermieristica. “Le nostre proposte non sono mai state sottovalutate e in molti casi sono state accolte”, ha affermato, sottolineando l’importanza di proseguire su questa strada. Tra le iniziative positive, ha citato le misure per la libera professione degli infermieri del servizio pubblico e le indennità per i colleghi impegnati nell’emergenza urgenza.
Misure di sicurezza e supporto
Un altro tema cruciale affrontato da Mangiacavalli è la sicurezza degli infermieri. “L’introduzione dell’arresto in flagranza differita per combattere le aggressioni nei confronti del personale sanitario si sta rivelando una misura efficace”, ha affermato, sottolineando la necessità di proteggere chi lavora in prima linea. Ha inoltre evidenziato l’importanza di alleggerire gli infermieri da compiti di routine, attraverso l’introduzione di figure di supporto che possano operare sotto la supervisione diretta degli infermieri stessi.
Infine, Mangiacavalli ha menzionato l’impegno del Ministro Schillaci di avviare le lauree magistrali specialistiche, un passo cruciale per consentire la prescrizione infermieristica di ausili e presidi, come già avviene in molti Paesi avanzati. “Queste misure sono fondamentali per affrontare in modo sistemico le questioni chiave della nostra professione”, ha concluso, ribadendo l’importanza di un approccio integrato e innovativo per il futuro degli infermieri in Italia.