Sognare di entrare nel mondo della Formula 1 è un desiderio che cattura l’immaginazione di molti, ma la realtà è ben diversa. Con l’avvicinarsi del 2025, i costi per le scuderie e i piloti hanno raggiunto livelli stratosferici, rendendo l’accesso a questo universo del motorsport un’impresa ardua. La registrazione per i team può superare i 7 milioni di euro, un investimento che riflette il prestigio e la visibilità offerti dal Circus.
Costi per i piloti: un investimento necessario
Analizziamo il percorso che un giovane aspirante pilota deve intraprendere per realizzare il sogno di competere al fianco di leggende come Lewis Hamilton e Charles Leclerc. La prima sfida è rappresentata dall’età: per partecipare alla Formula 1 è necessaria una patente di guida valida, il che implica aver compiuto almeno 18 anni.
Ma non finisce qui. Per ottenere la licenza internazionale FIA, è fondamentale accumulare almeno 40 punti di “superlicenza” in un arco di tre anni, partecipando a competizioni come la F2 e la F3. Inoltre, i piloti devono completare test di almeno 300 chilometri su monoposto di Formula 1 e superare un esame teorico riguardante il regolamento.
Una volta soddisfatti questi requisiti, i piloti devono affrontare un ulteriore ostacolo: il costo della licenza. Ogni anno, la tariffa base ammonta a 11.435 euro (12.300 dollari), a cui si aggiungono 2.313 euro (2.490 dollari) per ogni punto guadagnato nella stagione precedente. Per il Mondiale 2025, il campione in carica Max Verstappen ha dovuto sborsare ben 1 milione e 22mila euro (1,1 milioni di dollari), mentre i suoi colleghi della Ferrari, Hamilton e Leclerc, hanno speso rispettivamente 527mila euro (568mila dollari) e 835mila euro (900mila dollari).
I costi per le scuderie: un salasso necessario
Tuttavia, non sono solo i piloti a dover affrontare spese enormi. Anche le scuderie devono fare i conti con costi elevati. Ogni team è tenuto a versare una cifra base che parte da 609mila euro (657.837 dollari), a cui si aggiungono 6.096 euro (6.575 dollari) per ogni punto conquistato nella stagione precedente. La squadra che ha vinto il titolo costruttori, invece, è “costretta” a pagare 7.318 euro (7.893 dollari) per ogni punto.
Per il campionato attuale, i campioni della Red Bull hanno speso la considerevole somma di 6,95 milioni di euro (quasi 7,5 milioni di dollari), un record che mette in ombra le spese della Ferrari, che si è fermata a poco più di 3 milioni di euro (3,3 milioni di dollari). Al contrario, la Haas, scuderia statunitense, ha registrato la spesa più contenuta per questa stagione, con soli 683mila euro (737mila dollari).