A Roma si sta svolgendo il secondo Forum Incyte, un’importante occasione per riflettere sul ruolo della ricerca nel panorama economico italiano e sulla necessità di attrarre investimenti. L’incontro si foca su due linee fondamentali: la creazione di opportunità per i pazienti che necessitano di nuove soluzioni terapeutiche e la formazione di una nuova generazione di scienziati in grado di prevenire il fenomeno della fuga di cervelli all’estero. Onofrio Mastandrea, Regional Vice President e General Manager di Incyte Italia, ha condiviso importanti osservazioni sull’argomento con l’agenzia Adnkronos Salute.
Il valore della ricerca come asset strategico
Secondo Onofrio Mastandrea, il valore della ricerca è innegabile non solo per l’Italia ma anche per l’intera Europa. Questo aspetto viene considerato un asset strategico, capace di generare crescita economica e offrire risposte ai bisogni insoddisfatti nel campo della salute. L’industria della ricerca si propone come catalizzatore per attrarre investimenti esteri, contribuendo così a migliorare le prospettive per i pazienti in cerca di nuove terapie. L’attenzione è posta sull’importanza di consolidare gli investimenti nel settore della ricerca scientifica e sanitaria, poiché si tratta di un’opportunità per sviluppare progetti innovativi che possono creare impatti significativi nella cura di malattie attualmente non trattate adeguatamente.
Il Forum Incyte rappresenta quindi una piattaforma cruciale per il networking tra istituzioni, investitori e ricercatori. In questo contesto, è fondamentale che l’Italia si posizioni come un hub dell’innovazione, in grado di attrarre capitali internazionali. Mastandrea mette in evidenza che di fronte a un panorama competitivo, è essenziale che il Paese mostri il proprio potenziale e le proprie capacità di ricerca per assicurare un flusso di investimenti costante e tangibile.
La necessità di mantenere i giovani talenti in Italia
Un’altra tematica di grande rilevanza affrontata durante il Forum è la fuga dei giovani talenti, un fenomeno che rappresenta una vera e propria sfida per il futuro della ricerca italiana. Mastandrea ha sottolineato che è cruciale creare un ecosistema in grado di trattenere i migliori scienziati e ricercatori, evitando che questi emigrino all’estero in cerca di migliori opportunità professionali. Per affrontare questa problematica, l’analisi di Mastandrea mette in risalto il ruolo fondamentale dei fondi, ma rimarca che l’aspetto economico non è l’unico da considerare.
È necessario sviluppare un ambiente lavorativo accogliente e stimolante, dove l’innovazione e il talento siano valorizzati. Questo implica offrire prospettive di crescita ai giovani ricercatori, con incentivi e opportunità che promuovano la creatività e l’imprenditorialità. Solo attraverso una strategia integrata è possibile pensare di fermare l’emorragia di cervelli, garantendo ai giovani professionisti le risorse e i supporti necessari per costruire carriere gratificanti in patria.
Verso un ecosistema di innovazione
Per riuscire a mantenere i talenti in Italia, Mastandrea suggerisce la creazione di un ecosistema di innovazione che favorisca collaborazione tra ricerca, industria e istituzioni. Questa rete deve essere orientata alla valorizzazione delle idee e dell’intraprendenza, facendo leva su politiche che supportino la ricerca e la sperimentazione. L’auspicio è che si possano sviluppare modelli di successo che possano fungere da esempio e indurre altri Paesi a seguire il nostro esempio.
In questo senso, il Forum Incyte rappresenta un’importante opportunità per innescare un dibattito costruttivo su come l’Italia possa diventare un faro di innovazione nel campo della ricerca, affrontando con decisione le sfide che si presentano. È un’occasione per ripensare alle strategie da adottare per garantire un futuro luminoso per la scienza e la sanità, partendo dalla formazione dei giovani, indispensabile per costruire una forte comunità scientifica all’altezza delle sfide del futuro.