Un evento commovente al Piccolo Teatro Grassi
Il 10 marzo 2025, il Piccolo Teatro Grassi di Milano ha ospitato la presentazione del libro “Storie Bastarde”, un momento che ha visto protagonista Francesca Nanni, procuratore generale della Corte d’Appello di Milano. Durante l’evento, Nanni ha condiviso un episodio drammatico della sua vita: il sequestro dei suoi genitori a Genova, un racconto che ha toccato profondamente il pubblico presente.
Un racconto di coraggio e determinazione
I genitori di Nanni furono presi in ostaggio da rapinatori armati in cerca di soldi e gioielli. Nonostante l’età avanzata, la madre di Francesca ha dimostrato un coraggio straordinario, decidendo di testimoniare contro i criminali. “Mia madre ha avuto il coraggio di andare a riconoscere i rapinatori, e questo è un esempio che ogni pubblico ministero vorrebbe vedere nella propria carriera”, ha affermato Nanni, visibilmente commossa.
La testimonianza cruciale
La testimonianza della madre si è rivelata fondamentale. Durante l’interrogatorio, l’avvocato ha chiesto come fosse possibile riconoscere un rapinatore con il volto coperto. Nanni ha ricordato le parole della madre: “Avevo una pistola alla tempia, e quegli occhi di ghiaccio non me li dimenticherò mai”. Questo momento ha lasciato un segno indelebile nel cuore dei presenti, e Nanni ha esortato tutti a trovare il coraggio di testimoniare in situazioni difficili.
Un messaggio di giustizia
Francesca Nanni ha messo in evidenza l’importanza della testimonianza e del coraggio di fronte all’ingiustizia, un messaggio che risuona forte in un’epoca in cui la paura spesso frena le persone dal parlare. La sua storia non è solo un racconto di paura e violenza, ma un vero e proprio inno alla giustizia e alla determinazione di fare la cosa giusta, nonostante le avversità .
Un evento significativo
L’evento ha visto la partecipazione di diverse personalità , tra cui l’ex capo della Polizia Franco Gabrielli, che ha condiviso il palco con Nanni, rendendo la serata ancora più significativa. La presentazione del libro ha offerto un’importante opportunità per riflettere su temi di giustizia e coraggio, attraverso le parole di chi ha vissuto esperienze estreme e ha scelto di non rimanere in silenzio.