G7 in Canada: focus su Ucraina, dazi commerciali e le tensioni con Trump

G7 dei ministri degli Esteri in Canada affronta tensioni tra Ottawa e Washington, crisi in Ucraina e situazioni a Gaza e dazi commerciali.
"Leader del G7 in Canada discutono di Ucraina, dazi commerciali e tensioni con Trump." "Leader del G7 in Canada discutono di Ucraina, dazi commerciali e tensioni con Trump."
G7 2025 in Canada: discussioni su Ucraina, dazi commerciali e tensioni con Trump

Il G7 dei ministri degli Esteri è attualmente in corso a Charlevoix , nel Quebec , Canada . Questo incontro, che si protrarrà fino a venerdì, si svolge in un contesto di crescente tensione tra Ottawa e Washington . Si tratta del primo vertice sotto la presidenza canadese, che ha preso il posto di quella italiana, e anticipa il summit dei leader previsto per giugno a Kananaskis . Il Canada , attualmente coinvolto in una guerra commerciale con gli Stati Uniti , si presenta a questo incontro con una nuova leadership politica : Mark Carney , ex governatore della Banca centrale , è stato eletto come nuovo leader del Partito Liberale , succedendo a Justin Trudeau .

Il dossier Ucraina e le tensioni con gli Usa

Le discussioni si terranno nel prestigioso hotel Fairmont Le Manoir Richelieu , noto per aver accolto illustri ospiti, tra cui un presidente degli Stati Uniti e celebrità come Fred Astaire . I ministri degli Esteri dei Sette Grandi si confronteranno su come affrontare la crisi in Ucraina , un tema che ha visto deteriorarsi le relazioni transatlantiche , specialmente dopo il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca . La distanza tra le due sponde dell’ Atlantico è aumentata, mentre gli Stati Uniti sembrano avvicinarsi a Mosca . Marco Rubio , segretario di Stato americano, partecipa a questo incontro come suo primo G7 ufficiale, dopo un incontro informale a Monaco . Da Gedda , in Arabia Saudita , Rubio ha incontrato una delegazione ucraina guidata da Andriy Yermak , con l’obiettivo di ripristinare i legami con Kiev , attualmente in una situazione critica dopo le tensioni con Trump . Gli Stati Uniti hanno ottenuto una tregua di 30 giorni da parte dell’ Ucraina , ma il percorso verso la pace rimane complesso.

Kiev e il riarmo dell’europa

La vigilia del G7 è stata segnata da eventi tumultuosi, con tensioni che si alternano a momenti di speranza. Le recenti minacce di Elon Musk di interrompere il servizio Starlink al fronte e l’intensificarsi degli attacchi con droni da parte dell’ Ucraina verso Mosca complicano ulteriormente la situazione. L’Europa , per la prima volta dalla Seconda guerra mondiale , si trova a dover affrontare la possibilità di una diminuzione della sicurezza garantita dagli Stati Uniti .

Tuttavia, la presidente della Commissione Europea , Ursula von der Leyen , ha annunciato un piano di investimenti di 800 miliardi di euro per rafforzare la difesa dell’ Unione Europea , sostenuto dal ministro italiano Antonio Tajani . La sicurezza non deve essere vista solo come una corsa agli armamenti, ma come un impegno per garantire la sicurezza dei confini e delle infrastrutture. Le discussioni su come finanziare il piano ReArm Europe sono in corso, con diverse proposte sul tavolo, ma le posizioni tra i vari Paesi europei rimangono divergenti, specialmente riguardo all’invio di truppe in Ucraina .

Gaza e dazi, gli altri temi caldi sul tavolo

All’incontro di Charlevoix , i ministri degli Esteri non si limiteranno a discutere della situazione in Ucraina , ma affronteranno anche la crisi a Gaza e le tensioni commerciali legate ai dazi imposti da Trump . La situazione a Gaza è delicata, con Israele che cerca di estendere il cessate il fuoco per riportare a casa gli ostaggi, mentre Hamas chiede il ritiro completo delle forze israeliane. I Paesi arabi hanno presentato un piano congiunto per la Striscia , ma la parola finale sembra spettare ancora a Trump .

Per quanto riguarda i dazi , la situazione è tesa. Tajani ha annunciato che l’ Italia presenterà le sue contromisure il 21 marzo, mentre il Canada è in un acceso confronto con l’Amministrazione statunitense. Trump ha espresso l’intenzione di punire il Canada per presunti svantaggi commerciali, suggerendo addirittura che il Canada potrebbe diventare il 51esimo Stato americano. Mark Carney , nel suo discorso di vittoria, ha avvertito gli americani di non sottovalutare il Canada , promettendo che il Paese saprà difendersi.

Il clima politico in Canada è cambiato, con il Partito Liberale che ha visto un rinnovato sostegno tra i cittadini, grazie agli attacchi di Trump . Carney dovrà affrontare elezioni entro ottobre , ma potrebbe decidere di anticiparle. La sfida per i conservatori , sostenuti da Trump e dal movimento Maga , si fa più ardua, poiché il governo canadese potrebbe rivelarsi meno amichevole di quanto sperato dal tycoon .

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