Gabriele Antonini in Cuba per formare medici sulla chirurgia delle protesi peniene

gabriele antonini promuove la formazione di medici cubani sulla chirurgia delle protesi peniene per migliorare la vita dei pazienti con disfunzione erettile e sensibilizzare sull’argomento.
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Gabriele Antonini in Cuba per formare medici sulla chirurgia delle protesi peniene nel 2025

Gabriele Antonini a Cuba: Formazione e sensibilizzazione

Gabriele Antonini, un rinomato chirurgo urologo-andrologo di Roma, si trova attualmente a Cuba per un’importante iniziativa di formazione. Presso la Clinica Central Cira Garcia, sta tenendo corsi per giovani medici cubani sulla chirurgia delle protesi peniene, un intervento che ha il potere di trasformare radicalmente la vita di pazienti affetti da disfunzione erettile, spesso causata da malattie croniche o oncologiche. Questo progetto umanitario ha come obiettivo non solo la formazione di specialisti, ma anche la sensibilizzazione dei pazienti sui benefici di queste tecnologie.

Un’iniziativa sotto i riflettori

Di recente, Antonini ha attirato l’attenzione dei media per l’intervento effettuato sull’ex falconiere della Lazio, Juan Bernabé. “Non voglio entrare nei dettagli di quel caso”, ha dichiarato in un’intervista con Adnkronos Salute, “ma è chiaro che c’è una crescente consapevolezza globale riguardo a questo tema”. Il chirurgo ha evidenziato come persista un certo tabù attorno alle protesi peniene, con molti medici e pazienti ancora ignari delle opportunità che queste offrono. “Oggi, però, i pazienti iniziano a comprendere che una protesi può davvero aiutarli”, ha aggiunto.

Collaborazione con il governo cubano

La collaborazione di Antonini con il governo cubano non è una novità. Da anni, il chirurgo lavora a stretto contatto con i professionisti locali, riconoscendo la preparazione dei medici cubani e le difficoltà economiche che il Paese sta affrontando, aggravate dalla pandemia di Covid-19 e dal conflitto tra Russia e Ucraina. “L’economia cubana sta lentamente riprendendo, ma ci sono ancora problemi, come i frequenti black-out elettrici“, ha spiegato Antonini. In segno di gratitudine per l’assistenza che i medici cubani hanno fornito all’Italia e ad altri Paesi, ha organizzato una donazione di dispositivi medici per i pazienti bisognosi.

Obiettivi a lungo termine

L’obiettivo a lungo termine di Antonini è integrare il Servizio sanitario cubano nell’acquisto di protesi, sia per il turismo medico che per le necessità della popolazione più vulnerabile. “La sanità cubana è rinomata per il suo alto livello di competenza, attirando pazienti da tutta l’America Latina, in particolare da Colombia e Venezuela“, ha osservato. “Formiamo oggi gli urologi cubani sulla chirurgia delle protesi peniene, affinché possano applicare la mia tecnica innovativa e aiutare i pazienti che soffrono di disfunzione erettile a causa di patologie non risolte”.

Un impegno oltre la formazione

In questo contesto, il lavoro di Antonini va oltre la semplice formazione tecnica; si estende a una missione più ampia di sensibilizzazione e supporto per una categoria di pazienti spesso trascurata. La sua presenza a Cuba rappresenta un passo significativo verso un futuro in cui la salute sessuale possa essere affrontata con maggiore apertura e consapevolezza.

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