Garlasco, Stasi spiega perché non chiede la revisione del suo processo per omicidio

il caso di chiara poggi rimane irrisolto, con nuove indagini su andrea sempion e la difesa di alberto stasi che cerca prove per una revisione del processo.
"Stasi spiega la sua posizione sulla revisione del processo per omicidio a Garlasco" "Stasi spiega la sua posizione sulla revisione del processo per omicidio a Garlasco"
Garlasco 2025: Stasi chiarisce le ragioni per cui non richiede la revisione del suo processo per omicidio

Il caso di Chiara Poggi: un’inchiesta senza fine

Il tragico omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco il 13 agosto 2007, continua a suscitare dibattiti accesi. Per Alberto Stasi, condannato a 16 anni di carcere, non ci sono sviluppi sufficienti per richiedere una revisione del suo processo. Attualmente detenuto nel carcere milanese di Bollate, Stasi attende la fine della sua pena, mentre la sua difesa sembra priva di nuove prove da presentare.

Nuove indagini su Andrea Sempio

Recentemente, l’attenzione si è focalizzata su Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, che è stato oggetto di una nuova indagine da parte della Procura di Pavia. Tuttavia, questa situazione non modifica la responsabilità di Stasi, già confermata in via definitiva dalla Cassazione. Secondo il codice di procedura penale, per avviare una revisione del processo è necessaria l’emergere di nuove prove che possano dimostrare l’innocenza del condannato. Gli esperti avvertono che gli approfondimenti su Sempio non sembrano condurre a risultati concreti, riproponendo un déjà vu che non ha portato a esiti positivi in passato.

Le decisioni della Corte d’Appello

Nel 2017, la Corte d’Appello di Brescia aveva già dichiarato “non luogo a provvedere” riguardo alle richieste della difesa di Stasi, che non aveva presentato una formale istanza di revisione. La difesa aveva invece depositato alla Procura generale di Milano i risultati delle indagini difensive, inclusi un DNA considerato compatibile con quello trovato sulle unghie di Chiara Poggi. Tuttavia, la Procura di Milano aveva archiviato il caso, confermando la validità dell’alibi di Sempio e l’assenza di prove che lo collocassero sulla scena del crimine.

Nuove consulenze e analisi

Attualmente, la difesa di Stasi ha presentato ulteriori consulenze, tra cui un’analisi del DNA e un’osservazione sul numero di scarpe dell’assassino. Una perizia ha stabilito che il numero di scarpe corrisponde a un 42, come quello indossato da Stasi, mentre Sempio indossa un 44. Nonostante queste nuove indagini, la Procura di Pavia non ha ancora trovato elementi sufficienti per giustificare una richiesta di riapertura del processo. Inoltre, la Corte europea dei Diritti dell’Uomo ha recentemente stabilito che il processo di Stasi è stato equo, complicando ulteriormente la situazione.

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