Il dibattito sul Var continua a infuocare il mondo del calcio, con Gian Piero Gasperini che ha espresso la sua forte contrarietà nei confronti di questo strumento tecnologico. In un’intervista rilasciata a Sport Mediaset, il tecnico dell’Atalanta ha manifestato le sue preoccupazioni riguardo all’impatto che il Var ha avuto sul gioco, sia in termini di qualità che di chiarezza nelle decisioni. Gasperini si prepara ad affrontare il Bologna nel quarto di Coppa Italia, portando con sé il malcontento accumulato nelle ultime partite dove il Var ha avuto un ruolo controverso.
Le difficoltà del Var secondo Gasperini
Gasperini ha sottolineato come il Var abbia cambiato radicalmente il modo di percepire il calcio, lamentando una difficoltà crescente da parte degli allenatori e degli addetti ai lavori nel riconoscere le situazioni di gioco. “Chi è nell’ambiente da tanti anni non vi si riconosce”, ha dichiarato, evidenziando come le sue esperienze nel mondo del calcio non siano più applicabili come un tempo a causa delle nuove regole e delle interpretazioni del Var.
Un episodio recente ha colpito particolarmente il tecnico dell’Atalanta: l’annullamento del gol di Bellanova e il mancato rigore per un tocco di mano di Coco su un passaggio di Djimsiti. Questi eventi hanno alimentato il suo scetticismo e il suo disappunto sull’affidabilità del Var. Gasperini ha spiegato come azioni di questo tipo portano a una crescente confusione riguardo ai contrasti e ai falli di mano, minando la fiducia nel gioco stesso.
Confusione e polemiche: gli effetti sui tifosi
Un punto importante toccato da Gasperini riguarda l’effetto che il Var ha avuto anche sui tifosi. Secondo il tecnico, la tecnologia ha generato una confusione tale da triplicare le polemiche in merito alle decisioni arbitrali. “Non c’è certezza di regolamento, può essere tutto e il contrario di tutto”, ha affermato, mettendo in luce come il Var, piuttosto che chiarire le situazioni di gioco, abbia reso tutto più ambiguo ed incerto.
La nascita di nuove discussioni tra i tifosi è un chiaro segnale che la fiducia nel sistema è in diminuzione. L’incapacità di giungere a una conclusione certa dopo una revisione video spesso lascia i sostenitori più frustrati rispetto a prima. Gasperini ha evidenziato questo aspetto, chiarendo che il Var doveva rappresentare una soluzione, ma finora ha causato più problemi di quanti ne abbia risolti.
Un cambio di paradigma nel gioco del calcio
La critica di Gasperini non si limita ai problemi immediati, ma si estende a un cambiamento di paradigma nel modo in cui il calcio viene giocato e vissuto. Ha affermato che questo strumento ha alterato non soltanto le decisioni degli arbitri, ma anche lo spirito stesso del gioco. “Ha creato tanta confusione anche nei tifosi”, ha esclamato, suggerendo che il Var stia minando l’interazione tra spettatori e sport, trasformando le emozioni istantanee in incertezze e polemiche.
Questo cambiamento è visibile anche nei movimenti fisici e nelle strategie adottate dai giocatori. Allenatori e atleti devono ora considerare non solo le regole tradizionali, ma anche come saranno interpretate dai giudici. Gasperini conclude le sue osservazioni affermando che, nella sua esperienza, il Var è diventato uno strumento troppo poco utile per essere realmente efficace nel garantirne il fair play. Una valutazione che sicuramente continuerà a scatenare discussioni tra esperti e appassionati di questo sport.