Giorgia Meloni al Senato: difesa europea e dazi sull’Ucraina al centro del dibattito

meloni al senato: focus su difesa europea, competitività economica e gestione della migrazione in vista del consiglio europeo di marzo 2025
"Immagine di Giorgia Meloni al Senato durante il dibattito su difesa europea e dazi sull'Ucraina." "Immagine di Giorgia Meloni al Senato durante il dibattito su difesa europea e dazi sull'Ucraina."
Giorgia Meloni discute al Senato nel 2025, focalizzandosi sulla difesa europea e sui dazi sull'Ucraina

Intervento di Giorgia Meloni al Senato

Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, ha recentemente preso la parola al Senato per discutere questioni fondamentali come la difesa europea e i dazi sull’Ucraina. Il suo intervento è avvenuto in preparazione del Consiglio europeo di Bruxelles, previsto per il 20 e 21 marzo 2025, e ha generato un ampio dibattito tra i membri dell’assemblea.

Un momento decisivo

La premier ha aperto il suo discorso evidenziando l’importanza del momento attuale, definendolo “estremamente complesso” e “decisivo” per l’Italia e l’Europa. Meloni ha invitato i senatori a riflettere sulle scelte strategiche da adottare, sottolineando la necessità di un approccio unitario e responsabile. “Ci ritroviamo alla vigilia di un Consiglio Europeo che non può ignorare le sfide geopolitiche e geostrategiche che stiamo affrontando”, ha affermato, ponendo l’accento sulla competitività economica come tema centrale della discussione.

Competitività e politica industriale

Il Consiglio di marzo, tradizionalmente incentrato su questioni economiche, si arricchisce di problematiche internazionali che non possono più essere trascurate. Meloni ha sottolineato come la competitività non sia solo un concetto astratto, ma un elemento cruciale per garantire opportunità lavorative ai giovani e servizi sociali adeguati. “Un’Europa industrialmente desertificata non sarà ascoltata”, ha avvertito, evidenziando l’urgenza di adottare misure concrete per affrontare la competizione globale.

Un punto chiave del suo intervento è stata la richiesta di una politica industriale efficace, capace di coniugare obiettivi ambientali e competitività. Meloni ha citato il “Clean Industrial Deal” come un passo nella giusta direzione, ma ha avvertito che non deve trasformarsi in un nuovo Green Deal con un nome diverso. Ha insistito sulla necessità di azioni concrete, in particolare nel settore automobilistico, vitale per l’industria europea.

Semplificazione burocratica e mercato elettrico

Inoltre, la premier ha evidenziato l’importanza della semplificazione burocratica per sostenere i settori produttivi. “Se l’Europa continua a iper-regolamentare, non sopravviverà”, ha avvertito, chiedendo una riduzione significativa degli oneri amministrativi, specialmente per le piccole e medie imprese. Meloni ha anche sollecitato una riforma del mercato elettrico europeo, fondamentale per garantire stabilità e prevedibilità dei prezzi dell’energia.

Sicurezza energetica e rapporti commerciali

Un altro tema affrontato è stato quello della sicurezza energetica, con Meloni che ha sottolineato la necessità di un’azione comune a livello europeo. Ha menzionato il Piano d’Azione per l’energia accessibile come un passo importante per affrontare la volatilità dei prezzi e migliorare la resilienza del sistema energetico dell’Unione.

Riguardo ai rapporti commerciali con gli Stati Uniti, Meloni ha fatto riferimento ai dazi reintrodotti dall’Amministrazione Trump, sottolineando l’importanza di lavorare per evitare una guerra commerciale che danneggerebbe entrambe le parti. “Dobbiamo cercare soluzioni di buon senso”, ha affermato, evidenziando i rischi di un’escalation di misure protezionistiche.

Gestione della migrazione e impegno per la pace

Infine, la premier ha toccato il tema della migrazione, evidenziando i progressi fatti dall’Italia nel ridurre gli sbarchi irregolari e nel rafforzare la politica di rimpatri. Ha sottolineato l’importanza di un approccio europeo comune per gestire i flussi migratori e ha accolto con favore la proposta della Commissione europea di riformare il quadro legislativo sui rimpatri.

Concludendo il suo intervento, Meloni ha ribadito l’impegno dell’Italia a lavorare per una pace duratura in Ucraina e ha sottolineato la necessità di un’Europa unita e forte di fronte alle sfide globali. La sua visione è chiara: l’Italia deve continuare a essere un attore protagonista sulla scena internazionale, difendendo i propri interessi e quelli dell’Europa.

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