Giulia Cecchettin: Autopsia domani, Turetta interrogato in carcere

Il 21enne Filippo Turetta, attualmente in carcere per l’omicidio della sua ex fidanzata Giulia Cecchettin, sarà interrogato domani dal pm di Venezia Andrea Petroni. Dopo aver rilasciato brevi dichiarazioni spontanee davanti al gip Benedetta Vitolo, Turetta potrebbe decidere di rispondere alle domande del pm e fornire ulteriori dettagli sul delitto avvenuto l’11 novembre scorso. Durante l’interrogatorio, il giovane studente universitario potrebbe ricostruire la serata trascorsa con la vittima, dal loro ritorno dal centro commerciale di Marghera fino al parcheggio vicino alla casa dei Cecchettin a Vigonovo (Venezia), dove Giulia è stata accoltellata e un testimone ha chiamato il 112 per segnalare le sue urla.

Dettagli cruciali da spiegare

Durante l’interrogatorio, Turetta dovrà spiegare la presenza di coltelli, nastro adesivo utilizzato per tappare la bocca di Giulia e sacchi neri utilizzati per coprire il cadavere, che è stato poi gettato in un dirupo nei pressi del lago di Barcis, a oltre 100 chilometri di distanza dal luogo dell’omicidio. Questi dettagli saranno fondamentali per la costruzione dell’accusa e potrebbero portare all’aggravante della premeditazione. Sarà l’autopsia, che si terrà domani a Padova, a determinare se ci sono anche elementi di crudeltà nel delitto. Il medico legale, assistito dai consulenti nominati dalle parti, dovrà stabilire l’ora della morte di Giulia, il modo in cui è stata uccisa e se il suo corpo è stato maltrattato successivamente.

L’importanza dell’interrogatorio e dell’autopsia

L’interrogatorio di Turetta rappresenta un momento cruciale per la comprensione dei fatti legati all’omicidio di Giulia Cecchettin. Le sue dichiarazioni potrebbero fornire importanti dettagli sulla dinamica del delitto e sulle motivazioni che hanno portato al tragico epilogo. Allo stesso modo, l’autopsia sarà fondamentale per stabilire la data e il modo in cui la giovane è stata uccisa, nonché per determinare eventuali sevizie subite dopo la morte. Sarà compito del medico legale, supportato dai consulenti delle parti coinvolte, fare luce su questi aspetti cruciali per l’inchiesta in corso.