Hamas propone una tregua di 5-10 anni con disarmo, rivela l’inviato Usa Adam Boehler

Israele interrompe l’elettricità a Gaza, Hamas risponde con fermezza e propone una tregua di lungo termine mentre si intensificano le tensioni e i negoziati per gli ostaggi.
"Proposta di tregua di 5-10 anni da Hamas con disarmo, secondo l'inviato Usa Adam Boehler." "Proposta di tregua di 5-10 anni da Hamas con disarmo, secondo l'inviato Usa Adam Boehler."
Hamas offre una tregua di 5-10 anni con disarmo, secondo l'inviato Usa Adam Boehler, aprendo nuove prospettive per la pace in Medio Oriente

Israele ha recentemente interrotto la fornitura di elettricità alla Striscia di Gaza, provocando una reazione immediata da parte di Hamas, che ha definito questa azione un “ricatto inaccettabile”. Il ministro dell’Energia israeliano, Eli Cohen, ha ordinato alla Israel Electric Corporation di fermare l’erogazione di energia, un provvedimento che sembra mirare a esercitare pressione sull’enclave palestinese, dove attualmente sono trattenuti 59 ostaggi.

La notizia dell’interruzione dell’elettricità è stata riportata dal Times of Israel, il quale ha sottolineato come questa decisione si inserisca in un contesto di crescenti tensioni tra le due parti. In un video, Cohen ha affermato che Israele utilizzerà “tutti gli strumenti a disposizione” per garantire il ritorno degli ostaggi, aggiungendo che Hamas non dovrà avere alcun ruolo nella Gaza del “giorno dopo”. Questo annuncio è giunto dopo il blocco dell’ingresso di merci a Gaza, giustificato dal rifiuto di Hamas di accettare una proposta di estensione della prima fase dell’accordo di cessate il fuoco.

Hamas ha risposto con fermezza, tramite le parole di Izzat al-Rishq, membro dell’ufficio politico del gruppo, che ha condannato la decisione di Israele. “Dopo aver privato Gaza di cibo, medicine e acqua, ora si aggiunge anche la mancanza di elettricità. Questo è un tentativo disperato di esercitare pressione sul nostro popolo”, ha dichiarato al-Rishq, evidenziando la gravità della situazione.

Hamas propone una tregua di lungo termine

In un clima di crescente tensione, i negoziatori di Hamas hanno presentato una proposta di tregua che potrebbe durare tra i cinque e i dieci anni, accompagnata da un piano di disarmo. Adam Boehler, inviato speciale degli Stati Uniti per gli ostaggi, ha rivelato in un’intervista alla tv israeliana Kan che Hamas ha offerto di scambiare tutti i prigionieri e di deporre le armi. Boehler ha descritto questa offerta come “non una cattiva prima proposta”, sottolineando che gli Stati Uniti, insieme ad altri Paesi, si impegneranno a garantire che non ci siano tunnel e che Hamas non interferisca più nella politica.

Nonostante le preoccupazioni che la Casa Bianca possa dare priorità al rilascio degli ostaggi americani rispetto a quelli israeliani, Boehler ha rassicurato l’opinione pubblica israeliana, affermando che l’amministrazione Trump è determinata a far rilasciare sia gli americani che gli israeliani. Ha anche chiarito che Israele era stato informato dei colloqui con Hamas prima dell’inizio delle trattative, contraddicendo le affermazioni di funzionari israeliani che sostenevano di essere stati messi al corrente solo durante i negoziati.

Un piano per l’esodo da Gaza

Parallelamente, il governo israeliano, sotto la guida del premier Benjamin Netanyahu e del ministro della Difesa Israel Katz, sta elaborando un piano per gestire l’esodo dei palestinesi dalla Striscia di Gaza. Bezalel Smotrich, ministro delle Finanze, ha confermato che l’iniziativa è in coordinamento con l’Amministrazione americana e che il processo, logisticamente complesso, prevede che i palestinesi lascino la regione su base volontaria. Smotrich ha avvertito che nei prossimi 10 o 15 anni non rimarrà nulla per i residenti attuali della Striscia di Gaza.

Witkoff atteso a Doha per rilanciare i negoziati

In un ulteriore sviluppo, Steve Witkoff, inviato della Casa Bianca per il Medio Oriente, è atteso a Doha per martedì, con l’obiettivo di rilanciare i negoziati per la seconda fase dell’accordo di tregua a Gaza. Secondo quanto riportato dal Washington Post, Hamas ha segnalato la presenza di “segnali positivi” riguardo alla possibilità di proseguire le trattative. Questo incontro potrebbe rappresentare un passo cruciale per il futuro della regione e per la risoluzione del conflitto in corso.

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