I Sansoni debuttano al cinema con ‘E poi si vede’, tra pregiudizi e precarietà giovanile

i sansoni debuttano al cinema con “e poi si vede”, affrontando le sfide della gioventù moderna tra precarietà e pregiudizi nella società attuale.
"Locandina del film 'E poi si vede' dei Sansoni, che esplora pregiudizi e precarietà giovanile." "Locandina del film 'E poi si vede' dei Sansoni, che esplora pregiudizi e precarietà giovanile."
"I Sansoni fanno il loro debutto cinematografico nel 2025 con 'E poi si vede', esplorando temi di pregiudizi e precarietà giovanile."

Il debutto cinematografico dei Sansoni

Il duo comico palermitano, i Sansoni, ha fatto il suo ingresso nel panorama cinematografico con il film “E poi si vede“, uscito il 27 febbraio 2025. In un’intervista rilasciata all’Adnkronos, i fratelli Fabrizio e Federico hanno discusso delle loro esperienze e delle sfide che i giovani di oggi si trovano ad affrontare, tra precarietà lavorativa e pregiudizi legati alla loro origine dal web.

Una generazione in cerca di stabilità

“Ci infastidiscono molto i pregiudizi legati al nostro background“, dichiarano i Sansoni, intervenuti in un episodio del vodcast dell’Adnkronos. La loro pellicola, diretta da Giovanni Calvaruso e co-sceneggiata con Fabrizio Testini, esplora le difficoltà di una generazione di giovani che si muove tra lavori precari e la ricerca di un impiego stabile. La trama segue le avventure di tre ragazzi in competizione per un’unica posizione nell’ufficio legale del Comune, ognuno con le proprie aspirazioni e delusioni. Federico, laureato in giurisprudenza, spera in una raccomandazione dal padre; Fabrizio, un avvocato non praticante, affronta prove statali, mentre Luca ha sempre avuto la vita spianata.

“Desideriamo mostrare con leggerezza quanto sia complicato essere giovani oggi”, spiegano i comici. “Siamo la generazione E, quella del ‘E poi si vede‘: accetto un lavoro a 400 euro al mese in nero, e poi si vedrà. Faccio concorsi per cui non ho studiato e poi si vedrà. Col tempo, quegli ‘e poi si vede‘ diventano sempre più pesanti”.

Rifiuto del posto fisso

I Sansoni, freschi del successo al PrimaFestival di Sanremo, raccontano di come abbiano sempre rifiutato l’idea di un lavoro stabile. “Ho avuto un posto fisso come guardia giurata a Milano“, ricorda Federico, mentre Fabrizio si definisce “la pecora nera della famiglia” per aver scelto di seguire un corso di teatro. “La nostra famiglia desiderava per noi un futuro sicuro, ma non vogliamo dare colpe alle generazioni precedenti. Vogliamo solo un posto nella società“, affermano.

Il loro percorso artistico

La carriera dei Sansoni ha preso una piega inaspettata quando, dopo aver iniziato a creare contenuti su YouTube, sono stati notati dall’agente Niccolò Presta. “Lui ha creduto in noi fin dall’inizio”, racconta Federico, che ha lasciato il suo lavoro per tornare a Palermo. “Quando l’ho comunicato a mia madre, non mi ha parlato per tre mesi”, scherza. I genitori, però, sono sempre stati i loro più grandi sostenitori, tanto che la madre si diverte a condividere i loro successi con amici e familiari.

La commedia e il pubblico

Oggi, i Sansoni riflettono su come la comicità sia cambiata nel tempo. “Non è più difficile far ridere, ma il problema è cercare di razionalizzare la comicità“, affermano. “Quando si cerca di incasellare emozioni naturali, il risultato non è più divertente”. La pressione di inseguire numeri e visualizzazioni può far perdere di vista l’essenza dell’arte comica. “Ficarra e Picone sono un grande esempio di come reinventarsi nel tempo”, concludono i fratelli, sottolineando l’importanza di rimanere autentici nel mondo dello spettacolo.

Con “E poi si vede“, i Sansoni non solo debuttano al cinema, ma portano anche una voce fresca e sincera che risuona con le esperienze di molti giovani italiani.

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