Luxury Travel

I VIAGGI IN TRENO PIÙ LUNGHI DEL MONDO

Questa estate ha rappresentato un vero e proprio boom dei viaggi in treno; segnano infatti segno “+” le cifre di passeggeri trasportati dalle varie imprese ferroviarie (in Italia e Francia su tutte).

Un mezzo di trasporto, il treno, che passano gli anni, ma verrebbe da dire i secoli, e rappresenta sempre un’ottima alternativa ai suoi “rivali”. Ma c’è di più perché un viaggio in carrozza può essere anche di più rispetto ad un semplice spostamento da un luogo ad un altro. A proposito di questo sono numerosissimi i bellissimi percorsi ferroviari che si possono fare in tutto il mondo, inclusi quei viaggi che rientrano, senza mezzi termini, nel guinness dei primati per la durata.

Iniziamo il primo di questi lunghissimi viaggi dal Portogallo per raggiungere addirittura Singapore, il tutto con un unico biglietto! La bellezza di quasi 19.000 chilometri separano la stazione lusitana di Lagos con la destinazione in quel di Singapore. Quanti giorni si sta in carrozza? 21 per un costo che varia tra i 1.000 ed i 1.800 euro attraversando 13 nazioni in due continenti.

Passiamo ad un viaggio che transita anche dal nostro Paese, ovvero il Venice Simplon-Orient-Express il quale ha la particolarità di essere suddiviso in diversi itinerari attraverso addirittura quattro continenti (Europa, Sud America, Asia e Africa). Un tragitto veramente mondiale per un treno che è tra i più, se non il più, lussuoso al mondo grazie a carrozze in stile anni ’20 e ’30 alle quali sono state recentemente aggiunte altre otto super lussuose.

Chiudiamo questo interminabile giro del mondo in carrozza con il più classico di tutti: la Transiberiana. Da Mosca a Vladivostok con possibilità di iniziare l’itinerario già nella stupefacente San Pietroburgo per concluderlo addirittura a Pechino. Un viaggio che chiamarlo viaggio appare persino riduttivo vista la distanza (varia, a seconda dei tratti, dagli 8.000 km. ai 12.000), ma anche, se non di più, per la varietà pressoché infinita di diversità culturali, paesaggistiche, linguistiche e chi più ne ha più ne metta.

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