Il 27 gennaio della memoria: com’è commemorato l’Olocausto in Italia e all’estero

La Giornata della Memoria, il 27 gennaio, onora le vittime dell’Olocausto e promuove la tolleranza attraverso eventi commemorativi in Italia e nel mondo, mantenendo viva la memoria collettiva.
Il 27 gennaio della memoria: com'è commemorato l'Olocausto in Italia e all'estero - Tendenzediviaggio.it - Foto generata con AI

La Giornata della Memoria, celebrata ogni anno il 27 gennaio, rappresenta un momento cruciale per ricordare le vittime dell’Olocausto. Questo giorno non si limita a commemorare gli ebrei, ma estende il suo omaggio a tutte le persone perseguitate, tra cui omosessuali, rom, sinti, dissidenti politici, rifugiati e prigionieri di guerra. In tutta Italia, numerosi eventi e iniziative vengono organizzati per mantenere viva la memoria e combattere ogni forma di discriminazione.

La storia e il significato della giornata della memoria

Il 27 gennaio 1945 segna l’ingresso delle truppe dell’Armata Rossa nel campo di concentramento di Auschwitz, dove oltre 9.000 prigionieri furono liberati. Questo evento ha rappresentato l’inizio della fine per un periodo oscuro della storia, caratterizzato dalla detenzione di circa 4 milioni di persone in quel lager dal 1940. Oggi, i luoghi simbolo dell’Olocausto, come i campi di concentramento e le vecchie fabbriche, sono stati trasformati in musei e centri di memoria. Questi spazi narrano le storie delle vittime e rivelano quanto sia fondamentale mantenere viva la memoria collettiva. Attraverso cerimonie, spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche e mostre, le comunità si uniscono per riflettere sugli orrori del passato e l’importanza della tolleranza e del rispetto.

I luoghi della memoria in Italia

In Italia, un’importante tappa per comprendere la storia dell’Olocausto è la Fondazione Memoriale della Shoah-Binario 21, situata sotto la stazione Centrale di Milano. Questo luogo, da dove partivano i convogli diretti ai campi di sterminio, racconta le esperienze di migliaia di prigionieri. Durante l’anno, il memoriale è aperto per visite, mentre il 27 gennaio l’ingresso è gratuito, previa prenotazione. Altrettanto significativo è il monumento nazionale Risiera di San Sabba a Trieste, un’ex struttura per la pilatura del riso trasformata in campo di detenzione. Qui, si svolgono attività didattiche e mostre che offrono un quadro chiaro sulla storia di prigionieri politici, soldati e cittadini ebrei. Le commemorazioni del 27 gennaio includono cerimonie, proiezioni e visite guidate, rendendo omaggio a chi ha sofferto.

Altri importanti siti di memoria e attività commemorative

Un’altra dimora significativa è il Museo Monumento al deportato politico e razziale di Fossoli, in provincia di Modena, dove furono imprigionati noti intellettuali, come lo scrittore Primo Levi. Anche a Servigliano, nelle Marche, si trova un campo di concentramento storico, ora associato al recupero della memoria. La sua ex stazione ferroviaria ospita un museo che narra la vita di coloro che furono incarcerati. Roma, capitale storica, offre una visita imprescindibile nel Ghetto, dove numerosi ebrei furono catturati il 16 ottobre 1943. Le pietre d’inciampo, ideate dall’artista Gunter Demnig, ricordano le vittime della deportazione attraverso piccoli blocchi di pietra incastonati nei marciapiedi, con le informazioni relative a ciascuna vittima. Queste installazioni continuano a essere collocate anche nel 2023, rinnovando l’impegno per la memoria.

I luoghi della memoria all’estero

Oltre all’Italia, il mondo offre numerosi luoghi simbolo legati alla memoria dell’Olocausto. Auschwitz, in Polonia, è uno dei più noti, con i suoi fili spinati e le strutture che raccontano la vita e la morte all’interno del campo. Qui si può visitare il lager Birkenau, dove si trovano le camere a gas e le fosse comuni. A Cracovia, la fabbrica di smalti di Oskar Schindler rappresenta un’importante testimonianza, poiché l’imprenditore salvò migliaia di ebrei impiegandoli nel suo stabilimento. In Germania, il Memoriale della Shoah a Berlino è un’opera monumentale concepita da Peter Eisenman, composta da quasi 3.000 blocchi di pietra. Questo monumento è dedicato ai sei milioni di ebrei uccisi dai nazisti.

Anche il Museo ebraico di Berlino, progettato da Daniel Libeskind, offre un’importante rassegna della storia della comunità ebraica. Infine, luoghi come il Memoriale Gleis 17 e il Memoriale della Shoah a Parigi continuano a fornire testimonianze e documenti cruciali riguardanti la persecuzione. La casa-museo di Anna Frank ad Amsterdam rimane un simbolo potente della Shoah, raccontando la vita di una giovane ragazza il cui diario ha commosso il mondo.

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