Palazzo Marino ha un mese per esaminare il documento presentato da Milan e Inter, un passo fondamentale per il futuro di San Siro. Il sindaco Giuseppe Sala e la sua giunta sono chiamati a valutare il Docfap, un dossier di quasi 300 pagine che formalizza la proposta di acquisizione dello storico stadio Giuseppe Meazza e delle aree circostanti. I due club sperano di completare l’iter di acquisizione entro luglio, ma prima dovranno ottenere il via libera dal Comune.
Il progetto prevede una riqualificazione significativa dell’area, con un nuovo stadio che sorgerà nell’attuale zona dei parcheggi. Solo una parte della curva Sud, della tribuna arancio e la torre rimarranno dell’attuale San Siro. L’intento è di creare un complesso che includa non solo il nuovo impianto, ma anche le sedi dei club, i rispettivi musei, un albergo, negozi e ampie aree verdi, per un totale di circa 55mila metri quadrati di spazi verdi e 72mila di parcheggi sotterranei. Secondo l’Agenzia delle Entrate, il valore dell’area è stimato in 197 milioni di euro, ma si prevede che questa cifra possa diminuire, poiché i club possono negoziare su alcune voci, come i costi di bonifica.
Nei prossimi giorni, il Comune pubblicherà un avviso pubblico per l’offerta di acquisto, consentendo ad altri privati di presentare eventuali proposte, sempre in un contesto di utilizzo sportivo.
Il futuro di San Siro
La riqualificazione di San Siro non si limita alla costruzione di un nuovo stadio, ma rappresenta un’opportunità per trasformare completamente l’area circostante. Con l’obiettivo di creare un polo sportivo e commerciale, Milan e Inter puntano a un’operazione che possa attrarre non solo i tifosi, ma anche famiglie e visitatori. La visione è quella di un luogo dove sport e intrattenimento si fondono, con spazi per eventi e attività ricreative.
La proposta di acquisizione è stata accolta con entusiasmo dai club, che vedono in questo progetto una chance per rinnovare la propria immagine e attrarre nuovi investimenti. Tuttavia, il percorso presenta delle sfide. La necessità di ottenere l’approvazione del Comune e di gestire eventuali opposizioni da parte di privati o residenti rappresenta un ostacolo significativo.
In questo contesto, il valore dell’area e le possibilità di negoziazione saranno elementi chiave per il successo dell’operazione. La legge sugli stadi consente ai club di discutere vari aspetti economici, il che potrebbe portare a un abbassamento del costo finale dell’acquisizione.
Milan, ipotesi academy a San Donato
Parallelamente ai progetti per San Siro, il Milan sta valutando la possibilità di trasferire la propria Academy a San Donato, un investimento di 55 milioni di euro che potrebbe rivelarsi strategico per il futuro del club. Attualmente, il settore giovanile del Milan si allena nella “Puma House Of Football” in via dei Missaglia, ma la società è in affitto. Con un nuovo centro sportivo a San Donato, il club potrebbe non solo risparmiare sui costi di affitto, ma anche valorizzare ulteriormente il proprio investimento.
L’idea di trasferire l’Academy è emersa dopo una visita della dirigenza rossonera alla “Ciudad Real Madrid” durante una trasferta a Madrid per una partita di Champions. Questo centro sportivo, che ha prodotto numerosi talenti per il club spagnolo, ha ispirato i dirigenti del Milan a considerare un’infrastruttura simile. La creazione di un centro d’eccellenza per la formazione dei giovani calciatori potrebbe rappresentare un passo importante per il club, contribuendo a garantire un futuro luminoso e ricco di successi.
Il tema del trasferimento dell’Academy è attualmente in discussione e potrebbe diventare una realtà nei prossimi anni, con l’obiettivo di rafforzare la presenza del Milan nel panorama calcistico giovanile e di investire nel talento locale.