Il concetto di “salario dignitoso”: l’approccio del governo in risposta al salario minimo di Schlein e Conte.

Il governo italiano sta valutando la possibilità di adottare una proposta alternativa al salario minimo. Dopo aver ricevuto una valutazione tecnica da parte del Cnel, la ministra del Lavoro Marina Calderone ha accennato alla possibilità di introdurre un “salario dignitoso”. Questo concetto andrebbe oltre il semplice salario minimo, coinvolgendo una contrattazione di qualità e strumenti più efficaci per garantire livelli salariali adeguati. Il governo sta cercando di incentivare l’aumento medio dei salari in Italia, attualmente stimato dal Cnel a 7,10 euro all’ora. Ciò potrebbe comportare un rapido rinnovo dei contratti, un legame più stretto tra retribuzione e produttività, nonché una limitazione degli accordi pirata. Queste misure potrebbero essere incluse nella prossima manovra finanziaria o nel documento finale del Cnel. Tuttavia, il governo sembra non avere fretta di prendere una decisione definitiva, poiché è previsto almeno un’altra settimana prima che il documento finale del Cnel venga presentato e discusso dalla commissione Lavoro. Le opposizioni, tuttavia, temono che il governo stia solo cercando di evitare l’introduzione di un salario minimo e ritengono che il Cnel stia fornendo un pretesto tecnico per giustificarlo. Hanno organizzato una serie di iniziative come un “firma day” del Partito Democratico e una manifestazione di protesta prevista per l’11 novembre per aumentare la pressione sul governo riguardo alla questione del lavoro precario.