Un nuovo capitolo si apre nel panorama della sindacalizzazione dei videogiochi, grazie all’iniziativa del Communications Workers of America (CWA), che ha presentato una proposta innovativa per affrontare le sfide del settore. Durante la Game Developers Conference 2025, è stata lanciata un’iniziativa volta a unire gli sviluppatori di videogiochi provenienti da diverse discipline e aziende, creando così una rete di solidarietà e supporto reciproco.
Un modello sindacale innovativo
Il CWA ha introdotto la United Videogame Workers (UVW), un’organizzazione concepita per superare le difficoltà legate alla contrattazione aziendale tradizionale. In un contesto caratterizzato da crescenti tensioni tra aziende e lavoratori, l’UVW si distingue per un approccio che favorisce l’adesione diretta e la cooperazione tra i membri. Questo modello, simile a un’associazione di categoria, permette di raccogliere risorse e quote associative per sostenere diverse vertenze sindacali, creando un fronte unito nel settore videoludico.
La missione dell’UVW-CWA è chiara e ambiziosa: da un lato, si intende costruire una comunità solida tra i lavoratori del settore, dall’altro, si punta a lanciare campagne di formazione su larga scala per educare i professionisti sull’importanza dell’organizzazione sindacale. Questo approccio si rivela particolarmente significativo in un momento in cui il sindacato SAG-AFTRA è in sciopero da mesi, cercando di ottenere protezioni contro l’uso non regolamentato dell’intelligenza artificiale nel settore.
Le sfide della sindacalizzazione
Nonostante i recenti tentativi di creare sindacati all’interno di aziende come Sega of America e Bethesda, il percorso verso la sindacalizzazione si è rivelato pieno di ostacoli. Emma Kinema, sviluppatrice di videogiochi e figura di spicco nella campagna Game Workers Unite del 2018, sottolinea la precarietà storica delle forme legali di sindacato. Secondo Kinema, le attuali tutele legali, sancite dal National Labor Relations Act del 1935, potrebbero essere a rischio a causa di futuri cambiamenti politici.
La situazione è particolarmente complessa per i lavoratori di Raven Software, che da quasi tre anni cercano di negoziare un contratto collettivo di lavoro con Activision, ora di proprietà di Microsoft. Questi dipendenti, addetti al controllo qualità di titoli come Call of Duty, hanno persino presentato una denuncia per pratiche di negoziazione in malafede contro le due aziende. Questo caso evidenzia le difficoltà che i sindacati devono affrontare nel tentativo di ottenere diritti e tutele per i lavoratori del settore videoludico.
Una nuova speranza per il settore videoludico
Con l’UVW, il CWA intende dare una nuova spinta al movimento sindacale nel settore dei videogiochi, cercando di unire le forze di sviluppatori e lavoratori di diverse aziende. La creazione di una rete di solidarietà e supporto reciproco potrebbe rappresentare un passo fondamentale per affrontare le sfide attuali e future del settore. La speranza è che, attraverso questa iniziativa, i lavoratori possano finalmente ottenere le tutele e i diritti che meritano, contribuendo a un’industria videoludica più equa e giusta per tutti.