Il mondo del gioiello maschile è in continua evoluzione e la fiera Vicenzaoro, in corso fino al 21 gennaio, offre uno sguardo affascinante sull’industria. Durante la seconda giornata dell’evento, il salone internazionale ha messo in luce come accessori come collane, pendenti e fibbie stiano assumendo ruoli sempre più rilevanti nelle scelte stilistiche degli uomini moderni. Questo cambiamento non è solo la risultante di una moda passeggera, ma riflette un profondo legame con la storia, la cultura e l’evoluzione dei diritti civili. Qui, stilisti e storici del gioiello discutono di come il contesto contemporaneo stia riscoprendo il valore degli ornamenti maschili.
Il ritorno del gioiello nella moda maschile
Il gioiello ha un significato che va oltre l’estetica; è una dichiarazione di identità e status, come dimostrano i ritratti dei gentiluomini rinascimentali. L’attore e storyteller Fabrizio Raggi ha evidenziato come, fino al Novecento, gli uomini indossassero gioielli come simboli di potere e prestigio. Tuttavia, il secolo scorso ha visto un’appannamento di questa tradizione, con tendenze più sobrie e minimaliste. Oggi, però, il contesto sociale e culturale sta cambiando. La crescente attenzione verso i diritti civili e l’espressione personale ha riportato il gioiello al centro dell’abbigliamento maschile. Paola De Luca, direttrice creativa di Trendvision Jewellery + Forecasting, definisce questo fenomeno come una valorizzazione della diversità e dell’inclusività.
La fiera mette in mostra come le scelte stilistiche maschili non siano più assistemiche, ma piuttosto celebrate. In questo panorama, il gioiello diventa un elemento tangibile di libertà di espressione, di chi desidera affermare la propria individualità attraverso ornamenti brillanti e significativi. L’analisi di questa nuova tendenza avviene tramite un viaggio visivo che collega il passato al presente, dimostrando come l’evoluzione del gioiello maschile non sia una novità radicale, ma un ritorno a una pratica storica reinterpretata alla luce delle sensibilità moderne.
Innovazione e tecnologia nell’industria della gioielleria
L’innovazione gioca un ruolo cruciale nello sviluppo dell’industria del gioiello. Come ha osservato Damiano Zito, presidente e CEO di Progold, nuove tecnologie come la manifattura additiva stanno cambiando radicalmente il panorama della gioielleria. Questi avanzamenti consentono una libertà creativa senza precedenti. La stampa 3D, in particolare, offre possibilità di progettazione e realizzazione mai viste prima, ampliando notevolmente i confini delle creazioni artistiche. Zito prevede un futuro in cui sarà possibile utilizzare più materiali diversificati, trasformando ulteriormente il modo in cui gli artigiani concepiscono i loro prodotti.
Le nuove generazioni di designer, come Richard Wu e Livia Lazzari, sono sulla frontiera di questo cambiamento. I loro approcci innovativi, frutto di una combinazione di arte e ingegneria, propongono un nuovo linguaggio estetico per la gioielleria maschile. I designer stanno riscoprendo il gioiello non solo come elemento di bellezza, ma anche come techno-esperienza, un modo per interagire con il prodotto e il suo significato culturale.
Analisi del mercato USA e resilienza del made in Italy
Nel contesto globale, gli Stati Uniti continuano a essere uno dei mercati più importanti per i gioielli italiani. Stefania Trenti, responsabile del Research Department di Intesa Sanpaolo, ha delineato le opportunità e le sfide per le imprese orafe del nostro paese nel mercato statunitense durante il convegno organizzato dal Club degli Orafi Italia. L’Italia si posiziona come secondo partner commerciale degli Stati Uniti nel settore dei gioielli, con una quota del 14% delle importazioni, in un panorama in continua evoluzione.
Tuttavia, non mancano le difficoltà. I primi nove mesi del 2024 hanno visto un calo dell’8,1% delle esportazioni di gioielli in oro, influenzato da una concorrenza agguerrita da parte di nazioni come India e Francia. Nonostante i segnali di una certa flessione, le aziende italiane dimostrano una notevole resilienza. Il 38% degli intervistati ha intenzione di esplorare nuovi mercati e rivedere le proprie politiche di prezzo per mantenere la competitività. Questo è un segnale di adattamento e lungimiranza, caratteristiche tipiche delle aziende orafe italiane.
Il passaggio generazionale nell’industria orafa
Un tema centrale che ha caratterizzato gli interventi è stato il passaggio generazionale. Con il supporto di Club degli Orafi Italia e Intesa Sanpaolo, è emerso come le famiglie fondatrici stiano attuando strategie per coinvolgere le nuove generazioni nella gestione delle loro aziende. I risultati di uno studio rivelano che il 77% delle imprese, per garantire una transizione armoniosa, predilige il coinvolgimento progressivo delle nuove leve, mentre il 58% opta per un affiancamento diretto.
Le discussioni si sono concentrate sull’importanza di formare e preparare giovani talenti per il futuro dell’industria, attraverso collaborazioni e mentorship. Tra gli esperti invitati, Maria Cristina Squarcialupi, Presidente del Club degli Orafi Italia, e Andrea Buccellati, presidente onorario di Buccellati Holding Italia SpA, hanno exemplificato come le storie di successo possano fungere da ispirazione per un settore che cerca di fondere tradizione e innovazione.