Il Godenza di Noelia Ricci festeggia dieci anni con un evento esclusivo e una nuova etichetta d’autore.

il vino godenza celebra dieci anni di eccellenza con una nuova etichetta e un evento esclusivo a roma, evidenziando la tradizione e l’innovazione nella viticoltura romagnola.
"Evento esclusivo per il decimo anniversario del Godenza di Noelia Ricci con presentazione della nuova etichetta d'autore." "Evento esclusivo per il decimo anniversario del Godenza di Noelia Ricci con presentazione della nuova etichetta d'autore."
Il Godenza di Noelia Ricci celebra dieci anni con un evento esclusivo e lancia una nuova etichetta d'autore nel 2025

Il Godenza, il celebre vino di Noelia Ricci, festeggia un importante traguardo: dieci anni di eccellenza nel mondo del vino. Questo anniversario rappresenta non solo un momento di celebrazione, ma anche un’occasione per riflettere sul percorso di crescita e sulla qualità del Sangiovese di Romagna. Per segnare questa ricorrenza, i produttori Marco Cirese e Alice Gargiullo hanno introdotto una nuova etichetta, frutto della creatività dell’artista Gianni Politi. La presentazione ufficiale si è svolta il 15 aprile 2025 a Roma, in un evento esclusivo presso Retrobottegna, dove il vino è stato accompagnato da un’esperienza multisensoriale che ha unito musica, arte e gastronomia. Questo evento segna l’inizio di un viaggio che ripercorre i dieci anni di storia della cantina.

La biodiversità come fondamento della viticoltura

La filosofia di Marco Cirese si basa su un concetto fondamentale: la biodiversità è cruciale per la salute della vigna. “Una vigna da sola non prospera, ha bisogno di un ecosistema variegato per crescere in modo equilibrato”, ha affermato Cirese. L’azienda, situata a Predappio, è immersa in un ambiente naturale ricco di boschi, uliveti e terreni seminativi, creando un habitat ideale per la viticoltura. Durante la sua ricerca, Cirese ha rinvenuto un archivio di Scienze Naturali dell’Ottocento, che presentava la natura attraverso disegni che evocavano il realismo della fotografia. Ogni etichetta della cantina racconta una storia unica. Ad esempio, l’immagine della balena non è solo un simbolo del mare, ma rappresenta anche un viaggio, un richiamo al passato quando le terre circostanti erano sommerse dall’acqua. La scelta di questo simbolo è stata ispirata dalla scoperta di un fossile di balena a Rimini.

Un viaggio di tradizione e innovazione

La cantina di Marco Cirese porta il nome di sua nonna, che ha avuto il coraggio di fondarla all’età di 60 anni, lasciando un’eredità preziosa per le generazioni future. Insieme al nonno, ha dato vita a un progetto unico negli anni ’90 a Predappio, un luogo allora poco conosciuto nel panorama vinicolo italiano. “Hanno avuto la lungimiranza di investire nel futuro e di avere una visione chiara”, ha continuato Cirese, che ha raccolto il testimone della tradizione familiare. Nel 2008, ha scelto di abbandonare la sua carriera nella comunicazione a Bruxelles per dedicarsi completamente all’azienda, reinterpretando il vino di Romagna attraverso l’uso di varietà locali. Ha deciso di non seguire le tendenze del mercato, puntando su uve come il Trebbiano, spesso sottovalutato.

Il vino “Bro”, presente in etichetta, è un tributo al fratello maggiore di Cirese, appassionato di vini bianchi e collaboratore in azienda. Questo vino non rappresenta solo la famiglia, ma anche il territorio stesso. Cirese ha voluto tornare alle origini, producendo vini più legati al territorio, che inizialmente non erano stati compresi. Il decimo anniversario del Godenza è una conferma che la cantina è sulla strada giusta, con un Sangiovese dal colore scarico che riesce a esprimere il frutto in modo autentico e sincero.

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