Il dibattito sul documento di economia e finanza
Il confronto sul nuovo Documento di economia e finanza (Def) si fa sempre più acceso, mentre il governo si prepara a presentare la sua proposta, prevista in Consiglio dei Ministri il 9 aprile e in Parlamento entro il 10 aprile. La maggioranza ha già tracciato le linee guida del documento, che conterrà una relazione sui progressi del Piano strutturale di bilancio e previsioni economiche per il periodo 2025-2027, con un aggiornamento per il 2028 atteso in autunno. Le opposizioni, però, non tardano a farsi sentire e si preparano a una battaglia in Senato.
La risoluzione di maggioranza, approvata in commissione alla Camera, ha visto il voto contrario delle forze di opposizione, che denunciano una “forzatura” nelle procedure. La tensione era già evidente durante le discussioni sulle nuove regole contabili, dove il tentativo di raggiungere un accordo sul Def è fallito la settimana scorsa. La maggioranza ha quindi optato per una risoluzione che riprende un testo già bocciato dalle opposizioni, alimentando ulteriori polemiche.
Le critiche delle opposizioni
Le opposizioni, tra cui il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle, hanno manifestato forti critiche nei confronti del governo. Maria Cecilia Guerra del PD ha espresso preoccupazioni sulla coerenza del Def con la legislazione vigente, mentre Gianmauro Dell’Olio del M5S ha evidenziato l’assenza di motivazioni tecniche per le scelte della maggioranza. “Si presume che andranno avanti con un Def non coerente”, ha avvertito Guerra, sottolineando la gravità della situazione.
Luigi Marattin, esponente del Partito Liberaldemocratico, ha definito la situazione una “forzatura senza senso”, avvertendo che ciò potrebbe compromettere il lavoro sulla riforma della legge di contabilità . Al contrario, Ylenia Lucaselli di Fratelli d’Italia ha difeso la legittimità della risoluzione, lamentando l’atteggiamento conflittuale delle opposizioni e auspicando un consenso sulla riforma della legge di contabilità , che sarà il prossimo tema di discussione.
La mozione al senato
Nel frattempo, al Senato, è stata presentata una mozione sul Def da parte di tutte le opposizioni, ad eccezione di Azione, che non ha un gruppo parlamentare autonomo. I rappresentanti del PD, Movimento 5 Stelle, Avs, Italia Viva e Autonomie chiedono che il ministro dell’Economia, Giorgetti, riferisca in Aula. Francesco Boccia, capogruppo del PD al Senato, ha denunciato il tentativo del governo di “nascondere i dati al Parlamento” e ha sottolineato che le modifiche alle procedure sul Def sono inaccettabili.
La tensione è palpabile, e Boccia ha promesso che le opposizioni continueranno a protestare contro quelle che considerano manovre inadeguate da parte del governo. Con il voto sulla risoluzione previsto per domani in commissione Bilancio, il clima di scontro tra maggioranza e opposizione è destinato a perdurare, rendendo il dibattito sul Def un tema centrale della politica italiana nei prossimi giorni.