Il lavoro dello spettacolo si mobilita: il governo ci tradisce con politiche deludenti

L'interno di una sala cinematografica, Roma, 16 gennaio 2013. ANSA/ FRANCESCO GALLO

Lavoratori dello spettacolo si mobilitano contro il decreto legislativo sul riordino degli ammortizzatori

I lavoratori del settore dello spettacolo, insieme alle associazioni di categoria, ai coordinamenti autorganizzati e ai sindacati, stanno reagendo all’approvazione del decreto legislativo che mira a riordinare e revisionare gli ammortizzatori e le indennità nel campo dello spettacolo. Per esprimere il loro dissenso, hanno annunciato una mobilitazione che si terrà in tutta Italia il prossimo lunedì 27 novembre. Durante l’assemblea, che si svolgerà dalle 11 alle 14, i lavoratori si riuniranno nei luoghi simbolo dello spettacolo per discutere e pianificare una risposta adeguata a questa grave minaccia al mondo della cultura e del lavoro.

Il provvedimento viene definito “indegno” e “inutile bonus annuale”

I lavoratori dello spettacolo considerano il provvedimento approvato dal governo come un’offesa e lo definiscono “indegno” e “ennesimo, inutile bonus annuale”. Secondo loro, il provvedimento tradisce lo spirito della legge delega votata nel 2022, che prevedeva l’istituzione di un’indennità di discontinuità strutturale e permanente. Inoltre, ritengono che questa nuova normativa peggiori la già complessa gestione dei rapporti lavorativi nel settore, non favorisca l’emersione del lavoro nero e utilizzi fondi già stanziati. Inoltre, l’introduzione di questo bonus annuale viene considerata inutile e offensiva, soprattutto perché non può essere cumulato con altre forme di sostegno universale come la maternità, gli infortuni e le malattie.

La mobilitazione per una riforma dello spettacolo che risponda alle reali esigenze del settore

Nonostante le chiare proteste e il rifiuto espresso pubblicamente e nelle Commissioni Parlamentari, l’attuale maggioranza non ha ascoltato le richieste dei lavoratori. Pertanto, è stata organizzata una mobilitazione congiunta a Milano, Roma, Napoli e altre città per ribadire che la riforma dello spettacolo deve tener conto delle reali esigenze del settore e riconoscere le sue peculiarità. I lavoratori chiedono l’introduzione di forme di welfare in linea con gli altri paesi europei, al fine di garantire una gestione adeguata e sostenibile del settore dello spettacolo. La mobilitazione del 27 novembre sarà un’occasione per far sentire la voce dei lavoratori e ribadire l’importanza di una riforma che risponda alle loro necessità.