In una gara di Champions League certamente importante, il Milan si è trovato a fronteggiare la Dinamo Zagabria, ma non è riuscito a portare a casa i punti necessari per garantire il passaggio diretto agli ottavi di finale. La sconfitta per 2-1 ha lasciato i tifosi con molte domande e poche risposte, soprattutto in merito a una prestazione sottotono. Con una situazione di classifica complicata, i rossoneri si preparano ora ad affrontare i playoff, in attesa di scoprire il prossimo avversario, tra Juventus e Feyenoord.
Un primo tempo deludente
La sfida si è aperta con un primo tempo disastroso del Milan. L’atteggiamento della squadra è apparso molle e poco concentrato. Dopo soli diciotto minuti di gioco, i rossoneri hanno già mostrato segni di difficoltà , culminando in un errore indimenticabile del centrale Gabbia. Anziché mantenere il controllo sulla palla, ha incespicato, permettendo a Baturina di intervenire e infilare la palla in rete, portando in vantaggio la Dinamo. Questo episodio è stato un duro colpo per un Milan che ambiva a conquistare i tre punti, e dal quale non è riuscito a riprendersi.
Nel corso del primo tempo, il Milan non è riuscito nemmeno a tentare un tiro in porta. Questo dato preoccupa, specialmente considerando l’importanza della partita: era essenziale per i rossoneri vincere per garantirsi la qualificazione senza passare dai playoff. A complicare la situazione, al minuto trentaotto, Musah, dopo aver ricevuto un’ammonizione per un battibecco con Misic, ha commesso un fallo plateale, guadagnandosi un secondo giallo. Di conseguenza, il Milan si è ritrovato in inferiorità numerica, un fattore decisivo che ha condizionato il corso della partita.
Reazioni tardive nel secondo tempo
Con l’inizio del secondo tempo, il tecnico Conceiçao ha cercato di dare nuova linfa alla squadra, apportando diverse modifiche. Ha rimosso Morata, poco coinvolto, per inserire Chukwueze, mentre Gabbia è stato sostituito da Terracciano. La squadra ha iniziato a mostrare un gioco più fluido e incisivo, e all’ottavo minuto, Pulisic ha trovato la rete, colpendo sul primo palo con un tiro preciso. Questo è stato un segnale di ripresa per il Milan, che però ha dovuto continuare a lottare con una dinamicità ridotta rispetto all’avversario.
Tuttavia, nonostante il tentativo di risollevare la situazione, la Dinamo Zagabria ha riassaporato il vantaggio al quindicesimo minuto. Tomori, nella fase difensiva, ha lasciato spazio agli attaccanti avversari, regalando loro il gol del pareggio. Questa situazione ha messo a dura prova la determinazione dei rossoneri, ma nonostante tutto, la squadra ha resistito, cercando di ottenere il massimo da ciò che rimaneva della partita.
Un’occasione ghiotta sembrava arrivare quando Leao ha lanciato un contropiede, provocando un fallo del portiere avversario, ma anche questa opportunità è stata vanificata, poiché l’arbitro, dopo aver consultato il VAR, ha annullato il rigore, riconoscendo una sbracciata dell’attaccante. Le sostituzioni continue, con Okafor e Abraham che hanno preso il posto di Leao e Reijnders, hanno cercato di vivacizzare il finale, ma il Milan ha pagato a caro prezzo un’occasione sprecata da Okafor, la cui conclusione non ha trovato la forza necessaria.
L’uscita da un girone complicato
Questa sconfitta segna un passo indietro significativo per il Milan, che aveva avviato la campagna europea con ambizioni elevate. Ora si prepara a entrare nei playoff, una fase ora considerata cruciale per mantenere vive le speranze di un percorso positivo in Champions League. Con una prestazione così fallimentare, il team dovrà riflettere profondamente su cosa sia andato storto per poter ripartire al meglio.
Le domande si moltiplicano: quali aggiustamenti tattici possono essere necessari? Come potrà il Milan ritrovare la concentrazione necessaria per affrontare al meglio le prossime sfide? Rimanere in corsa in questa competizione di alto livello richiede non solo talento, ma anche determinazione e lucidità mentale, elementi che sono parsi sfuggire alla squadra rossonera in questa occasione. La strada che porta agli ottavi di finale è adesso irta di ostacoli, e il Milan dovrà lavorare duramente per tornare alla giusta forma.