Il ministro Lollobrigida ritira temporaneamente il ddl sulla “carne sintetica”

Il ministro dell'Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste, Francesco Lollobrigida, durante il X Congresso Confederale della Cisal (Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori) presso il Marriott Park Hotel, Roma, 18 aprile 2023. ANSA/ANGELO CARCONI

Il ministro dell’agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida ha annunciato il ritiro del ddl che vietava la produzione e l’importazione della carne coltivata in laboratorio. Secondo quanto riportato da Il Foglio, il ritiro del ddl è motivato dalla discussione parlamentare in corso e dalle possibili modifiche che il testo potrebbe subire. Si ipotizza che il governo abbia temuto una potenziale bocciatura da parte della Commissione Europea, che ha espresso dubbi sulla questione. Il ministero dell’Agricoltura precisa che la notifica ritirata sarà rinotificata dopo l’approvazione parlamentare.

Dubbi sulla carne sintetica

La cosiddetta “carne sintetica” ha suscitato diversi dubbi da parte della Commissione Europea, che ha il compito di garantire la sicurezza alimentare. Un portavoce dell’UE ha dichiarato che il ruolo dell’Unione Europea è di assicurare che il cibo, compresi i nuovi alimenti come la carne coltivata, sia sicuro. Questi dubbi potrebbero aver influenzato la decisione del governo italiano di ritirare il ddl.

Motivazioni del ritiro

Il governo Meloni ha deciso di ritirare il ddl sulla carne coltivata in laboratorio a causa della discussione parlamentare in corso e delle possibili modifiche che il testo potrebbe subire. Non sono state fornite ulteriori informazioni sulle ragioni specifiche del ritiro, ma si ipotizza che il governo abbia temuto una potenziale bocciatura da parte della Commissione Europea.

Rinotifica dopo l’approvazione parlamentare

Il ministero dell’Agricoltura ha precisato che la notifica ritirata sarà rinotificata dopo l’approvazione parlamentare. Questo significa che il governo Meloni potrebbe ripresentare il ddl sulla carne coltivata in laboratorio una volta che il testo sarà stato approvato dal parlamento italiano.

Conclusioni

La decisione del governo Meloni di ritirare il ddl sulla carne coltivata in laboratorio ha suscitato diverse speculazioni sulle motivazioni dietro questa scelta. Molti ipotizzano che il governo abbia temuto una potenziale bocciatura da parte della Commissione Europea, che ha espresso dubbi sulla sicurezza della carne sintetica. Resta da vedere se il governo Meloni ripresenterà il ddl dopo l’approvazione parlamentare.