Il modello italiano di prevenzione per la salute degli atleti arriva nel Regno Unito

Il Regno Unito adotta il modello italiano di screening cardiologico per giovani atleti, mirato a prevenire le morti improvvise attraverso un simposio con esperti di entrambi i paesi.
Il modello italiano di prevenzione per la salute degli atleti arriva nel Regno Unito - Tendenzediviaggio.it - Foto generata con AI

Un’importante iniziativa sanitaria sta per prendere forma nel Regno Unito grazie al modello italiano di prevenzione cardiologica rivolto ai giovani atleti. L’ambasciata d’Italia a Londra, in collaborazione con la Federazione Medico Sportiva Italiana , ha organizzato un simposio medico intitolato: “Italy and UK pre-participation screening programme from elite to amateur: a common effort to prevent sudden cardiac death in the young“. Questo incontro si propone di confrontare le esperienze italiane e britanniche per affrontare il problema delle morti cardiache improvvise tra i giovani sportivi.

L’importanza dello screening cardiologico

Il fenomeno delle morti improvvise nei giovani atleti ha suscitato preoccupazione a livello globale, sottolineando la necessità di misure preventive efficaci. Il simposio in corso a Londra affronterà in modo approfondito i programmi di screening che possono ridurre significativamente questi tragici eventi. Cardiologi e medici sportivi provenienti da Italia e Regno Unito si riuniranno per confrontarsi sui prototipi di sicurezza e sull’importanza dell’idoneità alla pratica sportiva.

L’esperienza italiana, in particolare, ha dimostrato la sua efficacia. Le statistiche parlano chiaro: con l’implementazione delle leggi nazionali e dei protocolli della FMSI, il tasso di mortalità cardiaca improvvisa nel paese è drasticamente diminuito, attestandosi a 1 ogni milione e mezzo di praticanti sportivi, a fronte della media globale di 1 ogni centomila. Questa differenza evidenzia come un modello di screening rigoroso possa fare la differenza, non solo a livello nazionale ma anche su scala internazionale, fornendo un esempio replicabile.

Il protocollo italiano come modello da seguire

Il presidente della FMSI, Maurizio Casasco, ha messo in evidenza il valore della certificazione di idoneità alla pratica sportiva nel contesto della prevenzione primaria, secondaria e terziaria. Attraverso questa certificazione, le patologie non trasmissibili – come quelle cardiovascolari, neurodegenerative, oncologiche e metaboliche – possono essere individuate prima che si trasformino in problemi di salute gravi. La scoperta tempestiva di fattori di rischio consente non solo di salvaguardare la salute degli atleti, ma anche di apportare benefici economici al sistema sanitario e assicurativo.

Casasco ha affermato che il modello italiano offre un approccio preventivo che si traduce in un miglioramento della qualità della vita degli individui coinvolti, riducendo nello stesso tempo il peso sulle risorse sanitarie. La possibilità di identificare e affrontare potenziali rischi per la salute prima che si manifestino in forme più gravi rappresenta un significativo passo avanti nella cura e nella protezione degli atleti.

Collaborazione internazionale e prospettive future

Il simposio fa parte di un Memorandum of Understanding sottoscritto nel 2023 tra Italia e Regno Unito, che promuove il dialogo tra i professionisti della salute dei due paesi. La cooperazione tra le istituzioni è fondamentale per implementare pratiche di screening efficaci, bilaterali e condivise.

L’Ambasciatore d’Italia a Londra, Inigo Lambertini, ha espresso il suo orgoglio per ospitare l’evento, evidenziando quanto il modello italiano possa avere un impatto sul sistema sanitario britannico. Guardando al futuro, ci si augura che simposi come questo possano stimolare ulteriori sviluppi e sinergie tra i due paesi, apportando un cambiamento positivo nella salute degli atleti e nella prevenzione delle malattie cardiache.

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