“Il Museo dell’Etichetta di Cupramontana avvia la digitalizzazione per una fruizione innovativa”

il museo dell’etichetta di cupramontana avvia un progetto di digitalizzazione per rendere accessibile online una collezione di oltre 90.000 etichette di vini dal 2025.
"Digitalizzazione innovativa al Museo dell'Etichetta di Cupramontana per una fruizione moderna" "Digitalizzazione innovativa al Museo dell'Etichetta di Cupramontana per una fruizione moderna"
scopri il museo dell'etichetta di cupramontana, che nel 2025 avvia la digitalizzazione per un'esperienza innovativa e accessibile a tutti

Il Museo dell’Etichetta di Cupramontana, situato nel cuore della provincia di Ancona, ha intrapreso un ambizioso progetto di digitalizzazione che prenderà avvio nel 2025. L’obiettivo di questa iniziativa è quello di rendere disponibile online una collezione straordinaria, che conta oltre 90.000 etichette di vini provenienti da epoche e nazioni diverse. La sede del museo, collocata nelle storiche cantine dell’ex monastero di Santa Caterina, rappresenta un fondamentale punto di riferimento culturale per la valorizzazione delle tradizioni legate al Verdicchio dei Castelli di Jesi, uno dei vini più rinomati delle Marche.

Me(Et)Cupra: Un progetto innovativo

Il progetto, denominato Me(ET)Cupra, ha ricevuto finanziamenti dalla Regione Marche attraverso un bando dedicato ai servizi pubblici digitali integrati. Questa opportunità consente al Comune di Cupramontana di compiere un significativo passo avanti nella digitalizzazione, un aspetto sempre più cruciale per le istituzioni museali. L’amministrazione comunale ha sottolineato come questa iniziativa rappresenti un’occasione imperdibile per modernizzare l’infrastruttura del museo, rendendola accessibile a un pubblico sempre più ampio.

La digitalizzazione prevede la creazione di un sito web dedicato, completo di un archivio digitale delle etichette, consentendo agli utenti di consultare la collezione anche da remoto. Inoltre, il progetto darà nuovo impulso al Concorso Premio Etichetta d’Oro, un evento annuale che celebra il design delle etichette di vino, giunto quest’anno alla sua XXXI edizione. La presentazione ufficiale di questo concorso, insieme al progetto di digitalizzazione, avverrà durante la prossima edizione del Vinitaly a Verona, una fiera di riferimento nel settore vinicolo.

Le origini del museo dell’etichetta

La storia del Museo dell’Etichetta affonda le radici nel lavoro di Franco Rossi, il primo collezionista di Cupramontana, che ha iniziato a staccare etichette dalle bottiglie di vino. Nel corso degli anni, Rossi ha ricevuto etichette da ogni angolo del mondo, anche prima dell’era di Internet. Nel 1987, grazie al supporto del critico d’arte Armando Ginesi, la collezione è stata aperta al pubblico, trovando inizialmente ospitalità a Palazzo Leoni. Solo nel 2016, la collezione è stata trasferita presso il Museo in Grotta (MIG).

Questa collezione è unica nel suo genere e si distingue per la sua varietà. Essa è suddivisa in tre sezioni principali: la sezione contemporanea, che ospita oltre 60.000 etichette ordinate per provenienza geografica e tematiche; la sezione storica, con etichette risalenti al periodo che va dall’Ottocento al Novecento; e infine, la sezione artistica, che raccoglie oltre 400 opere di artisti di fama, tra cui bozzetti di etichette non realizzate. Queste caratteristiche rendono il Museo dell’Etichetta una delle collezioni più importanti e significative a livello mondiale, al di fuori delle raccolte private.

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