Il Partito Democratico si spacca sul voto per il riarmo dell’Unione Europea all’Europarlamento

fratture nel partito democratico emergono dopo il voto all’europarlamento sul riarmo dell’unione europea, con divisioni significative tra eurodeputati e tensioni interne crescenti.
"Il Partito Democratico in disaccordo sul voto per il riarmo dell'Unione Europea all'Europarlamento." "Il Partito Democratico in disaccordo sul voto per il riarmo dell'Unione Europea all'Europarlamento."
Il Partito Democratico in crisi: divisioni interne sul voto per il riarmo dell'Unione Europea all'Europarlamento nel 2025

Fratture nel partito democratico: Il voto all’europarlamento

Il recente voto all’Europarlamento ha rivelato le profonde fratture interne al Partito Democratico (PD), evidenziando una spaccatura significativa riguardo al tema del riarmo dell’Unione Europea. Il 12 marzo 2025, la delegazione del PD si è trovata in una situazione di stallo: dieci eurodeputati hanno scelto di esprimere il loro consenso, mentre undici hanno optato per l’astensione.

Il libro bianco sulla difesa

La risoluzione in discussione riguardava il Libro bianco sulla difesa dell’Unione Europea, un documento fondamentale che includeva riferimenti al piano ReArmEu. La divisione all’interno del partito è emersa chiaramente con il voto: tra i sostenitori della risoluzione figurano nomi noti come Stefano Bonaccini, Antonio Decaro e Giorgio Gori. Al contrario, tra gli astenuti spiccano figure di rilievo come Lucia Annunziata e il capodelegazione Nicola Zingaretti, il quale ha sottolineato che la sua astensione era strategica per mantenere la maggioranza a favore della linea di Elly Schlein.

Le dichiarazioni di Marco Tarquinio

In un’intervista a Rai Radio1, Marco Tarquinio ha chiarito la sua posizione, affermando: “Non abbiamo votato sul piano ReArm Europe, ma sulla risoluzione. Mi sono astenuto dopo aver sostenuto emendamenti che avrebbero potuto modificare il testo. Se avessi votato contro, avremmo perso un’opportunità per mantenere una maggioranza pro Schlein“. Questo commento evidenzia come la strategia politica all’interno del PD sia stata influenzata dalla necessità di mantenere un fronte unito, nonostante le divergenze.

Il contesto politico e le divisioni

Il contesto politico è ulteriormente complicato dalla posizione degli altri partiti. I membri di Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno votato a favore della risoluzione, mentre i parlamentari della Lega, di Avs (compresi Verdi e Sinistra Italiana) e del Movimento 5 Stelle si sono opposti al testo. Questa situazione ha portato a una netta divisione anche tra i membri del PD, con metà della delegazione che ha scelto di astenersi, segno di un clima di incertezza e di tensione interna.

Le prospettive future del pd

La questione del riarmo e della difesa europea è diventata un tema cruciale per il futuro del Partito Democratico, che si trova a dover affrontare non solo le sfide esterne ma anche le proprie divisioni interne. Con il panorama politico in continua evoluzione, sarà interessante osservare come il PD gestirà queste tensioni nei prossimi mesi e quali strategie adotterà per mantenere la coesione tra i suoi membri.

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