Il Servizio Sanitario Nazionale in Italia: Sfide e Opportunità nella Digitalizzazione

Il Servizio Sanitario Nazionale italiano affronta sfide significative nella digitalizzazione, con carenze nelle competenze del personale e rischi di disuguaglianze, mentre l’intelligenza artificiale offre opportunità e nuove minacce informatiche.
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Il Servizio Sanitario Nazionale si trova di fronte a un’importante sfida legata alle competenze digitali del personale, che risultano ancora insufficienti rispetto alle necessità moderne. Attualmente, l’Italia occupa il diciottesimo posto su ventisette paesi in termini di digitalizzazione, all’interno dell’Unione Europea. Questo quadro complesso è reso più urgente dalla necessità di digitalizzare le infrastrutture sanitarie su tutto il territorio, un tema centrale evidenziato nella Missione 6 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza . Le disuguaglianze storiche nel sistema sanitario analogico potrebbero amplificarsi con la transizione verso un sistema digitalizzato, avvertono gli esperti nel III Rapporto su “Salute e sistema sanitario“, presentato a Roma dall’Osservatorio Salute, legalità e previdenza, in collaborazione con Eurispes ed Enpam.

La digitalizzazione del Servizio Sanitario Nazionale

La digitalizzazione del Ssn è più di un semplice aggiornamento tecnologico; si tratta di una trasformazione fondamentale che potrebbe migliorare l’accesso ai servizi sanitari e l’efficienza operativa. Tuttavia, un elemento essenziale è il grado di competenze digitali del personale. La situazione attuale evidenzia un bisogno di formazione e adattamento alle nuove tecnologie, che si traduce in una sfida considerevole. Gli esperti avvertono che questa carenza potrebbe portare a un aumento delle disuguaglianze nei servizi sanitari, con particolari rischi per le popolazioni già più vulnerabili.

Il rapporto di Eurispes e Enpam sottolinea che, mentre la digitalizzazione porta benefici come l’aumento dell’efficienza operativa e del servizio ai pazienti, c’è un serio rischio che i professionisti della salute non siano adeguatamente formati per sfruttare queste nuove tecnologie. Il Pnrr emerge quindi come un’opportunità cruciale per un rilancio del Ssn, attraverso investimenti mirati nella formazione e nella creazione di nuove infrastrutture.

L’intelligenza artificiale e il suo impatto sulla sanità

L’intelligenza artificiale ha già avviato cambiamenti significativi nel settore sanitario. Il report mette in evidenza le sue potenzialità in vari ambiti, come l’attività diagnostica, l’analisi dei dati e la medicina predittiva. La telemedicina, sostenuta dall’uso intelligente di queste tecnologie, sta assumendo un ruolo centrale, consentendo ai medici di gestire meglio le loro interazioni con i pazienti. L’uso dell’Ia potrebbe ridurre il tempo che i medici dedicano a compiti amministrativi, attualmente occupanti il 50% delle loro ore lavorative.

Immaginare un sistema sanitario dove il medico può focalizzarsi di più sulla relazione con i pazienti, piuttosto che essere sommerso da pratiche burocratiche, rappresenta un obiettivo auspicabile. La digitalizzazione, se gestita correttamente, offre un’opportunità concreta per migliorare le condizioni di lavoro degli operatori sanitari e accrescere la qualità dell’assistenza fornita. Tuttavia, è fondamentale che questa evoluzione venga accompagnata da politiche adeguate e da un robusto sistema di training sulle nuove tecnologie per il personale.

I rischi legati alla sicurezza informatica in sanità

Con l’avanzare della digitalizzazione, emergono nuovi rischi collegati alla sicurezza informatica. Recenti report registrano un incremento significativo di cyberattacchi, con 396 episodi a livello globale nel 2023, il numero più elevato dal 2018 secondo il Rapporto Clusit Healthcare. Oltre l’80% di questi attacchi ha avuto gravi conseguenze per le strutture sanitarie, compromettendo la salute e la sicurezza dei pazienti.

Le statistiche indicano una correlazione preoccupante tra gli attacchi informatici e l’aumento della mortalità negli ospedali colpiti. In Europa, dal gennaio 2021 al marzo 2023, i paesi più interessati da attacchi informatici includono Francia, Spagna, Germania, Paesi Bassi e Italia, con oltre il 60% dei cyber attacchi rivolti ai sistemi sanitari. Gli ospedali europei si confermano come un obiettivo primario per i criminali informatici, il che solleva questioni critiche riguardo alla protezione dei dati e della privacy dei pazienti.

La questione della sicurezza informatica deve quindi essere affrontata con urgenza, stabilendo protocolli robusti e investendo in tecnologie di difesa per proteggere i sistemi sanitari da minacce potenzialmente devastanti. Solo attraverso un approccio integrato e proattivo sarà possibile garantire un servizio sanitario digitale non solo efficace, ma anche sicuro.

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