Il settore cosmetico punta su sostenibilità: focus su prodotti, packaging e materie prime.

il settore cosmetico si impegna per la sostenibilità, con strategie mirate su prodotti, packaging e materie prime, affrontando sfide come il greenwashing e l’impatto ambientale.
"Immagine che illustra l'impegno del settore cosmetico verso la sostenibilità, evidenziando prodotti eco-friendly, packaging riciclabile e materie prime naturali." "Immagine che illustra l'impegno del settore cosmetico verso la sostenibilità, evidenziando prodotti eco-friendly, packaging riciclabile e materie prime naturali."
"Scopri come il settore cosmetico nel 2025 abbraccia la sostenibilità attraverso innovazioni in prodotti, packaging e materie prime."

Rivoluzione sostenibile nel settore cosmetico

Il settore della cosmetica è attualmente al centro di una rivoluzione incentrata sulla sostenibilità. Durante il Cosmoprof Worldwide di Bologna, il professor Michele Merola di Ergo srl, un’azienda del gruppo Tecno e spin-off della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, ha presentato i risultati del primo Osservatorio sulla Sostenibilità del settore, realizzato in collaborazione con Cosmetica Italia. Questo report, pubblicato a settembre, mette in luce come le aziende stiano focalizzando i loro sforzi su tre aree chiave: prodotti, materie prime e packaging.

Partecipazione e prospettive future

Il professor Merola ha rivelato che il questionario inviato alle aziende ha registrato un’eccezionale partecipazione, con il 76% delle imprese selezionate che ha risposto. Questo campione rappresenta oltre il 30% del fatturato totale del settore. Per la prossima edizione, prevista dopo Cosmoprof, l’indagine si espanderà per includere anche l’intera filiera, coinvolgendo produttori di cosmetici, packaging, materie prime e macchinari. I dati raccolti saranno presentati durante la Milano Beauty Week.

Strategie per ridurre l’impatto ambientale

Secondo il report, le aziende stanno implementando diverse strategie per ridurre l’impatto ambientale durante il processo produttivo, con particolare attenzione a acqua ed energia. Inoltre, cresce l’interesse verso la sostenibilità sociale delle imprese. Tra i temi più rilevanti, emerge quello del packaging. Le aziende stanno investendo significativamente in ricerca e sviluppo per trovare soluzioni più ecologiche. Fino a poco tempo fa, le alternative erano limitate, ma oggi ci sono molte opzioni, come il riciclo e la riduzione del packaging secondario e terziario, mantenendo solo quello primario necessario per la protezione e il trasporto dei prodotti.

Testimonianze di innovazione

Zoe Tortini, responsabile della Corporate Social Responsibility di Cosmoproject, ha confermato questa tendenza, evidenziando come in passato molti cosmetici avessero un packaging eccessivo. Oggi, sia nel mass market che nell’alta profumeria, l’obiettivo è quello di eliminare il maggior numero possibile di strati. Quest’anno, ad esempio, Cosmoproject ha deciso di abbandonare tutte le celofanatrici secondarie, una scelta che molte altre aziende stanno seguendo.

Le sfide della sostenibilità

Tuttavia, il cambiamento non è sempre facile. Luca Nobili, Responsabile del Comitato Sostenibilità di Bottega Verde, ha sottolineato l’importanza di richiedere criteri di sostenibilità anche ai fornitori. Merola ha aggiunto che è fondamentale prendere decisioni basate su solide evidenze scientifiche, evitando di seguire mode passeggere. Strumenti come l’impronta ambientale e l’eco-design possono portare a soluzioni con un minore impatto ambientale, sia per i packaging che per i prodotti stessi.

Affrontare il greenwashing

Un’altra questione critica è il fenomeno del greenwashing, che consiste nel presentare un prodotto o un’azienda come ecologici quando non lo sono realmente. Merola ha sottolineato che Cosmetica Italia sta lavorando intensamente con le aziende per diffondere regole chiare, soprattutto in un contesto europeo in cui le normative stanno diventando sempre più severe. Alcune aziende sono state multate per greenwashing, anche involontario, poiché non sempre si è a conoscenza delle normative vigenti. La chiave per affrontare questo problema è la conoscenza e l’uso di criteri scientifici validi, evitando affermazioni assolute come “impatto zero”, poiché ogni prodotto ha un impatto ambientale, che può essere ridotto ma mai completamente eliminato.

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