Il match tra il Milan e il Lecce , disputato l’8 marzo 2025, ha presentato un avvio entusiasmante per i rossoneri, ma anche una dose inaspettata di frustrazione. Infatti, i ragazzi di Stefano Pioli sono riusciti a segnare ben due volte nei primi 17 minuti, ma entrambe le reti sono state annullate dal VAR , lasciando i tifosi con un senso di delusione.
Il primo gol annullato
La partita è iniziata con un’azione fulminea: pochi secondi dopo il fischio d’inizio, il Milan ha già messo in difficoltà la difesa avversaria. Christian Pulisic ha fornito un assist impeccabile a Theo Hernandez , che ha poi servito l’attaccante Gimenez . Con un colpo di reni, quest’ultimo ha spinto il pallone in rete, facendo esplodere la gioia dei tifosi rossoneri. Tuttavia, la felicità è stata di breve durata. Il VAR ha prontamente segnalato un fuorigioco dell’attaccante, annullando il gol e lasciando i giocatori del Milan increduli.
Il bis di Gabbia
Nonostante il primo colpo subito, il Milan ha continuato a lottare. Al 17′, una nuova opportunità si è presentata per i rossoneri. Su un calcio di punizione , Theo Hernandez ha eseguito un cross preciso che ha trovato la testa di Matteo Gabbia . Il difensore ha indirizzato il pallone verso la rete, ma ancora una volta il VAR è intervenuto. Anche in questo caso, il gol è stato annullato per un fuorigioco , questa volta del difensore stesso. La frustrazione tra i giocatori e i tifosi era palpabile, mentre il Lecce si preparava a sfruttare l’inerzia della situazione.
Il ruolo del VAR nel match
Questi episodi hanno riacceso il dibattito sull’uso del VAR nel calcio moderno. Se da un lato la tecnologia ha il merito di garantire decisioni più giuste, dall’altro ha il potere di spegnere l’entusiasmo dei tifosi in un attimo. La partita, che prometteva di essere ricca di emozioni, ha visto il Milan costretto a rimanere a bocca asciutta, mentre il Lecce ha potuto riorganizzarsi e difendersi.
In questo contesto, il VAR si è rivelato cruciale, ma anche controverso. I sostenitori del Milan hanno espresso il loro disappunto, interrogandosi sulla correttezza delle decisioni. La tensione in campo era palpabile, con i giocatori rossoneri che cercavano di mantenere la calma, mentre il Lecce tentava di approfittare della situazione.
Il match si è quindi trasformato in un vero e proprio test di resilienza per il Milan , che ha dovuto affrontare non solo un avversario sul campo, ma anche le insidie di un sistema che, sebbene progettato per migliorare il gioco, ha portato con sé una dose di frustrazione e confusione.