Ilaria De Rosa: assolta e liberata dopo l’arresto per hashish in Arabia Saudita

Liberata Ilaria De Rosa, l’hostess italiana arrestata in Arabia Saudita

Dopo mesi di detenzione, Ilaria De Rosa, la giovane assistente di volo di Resana (Treviso) arrestata in Arabia Saudita, è finalmente stata liberata. La notizia è stata confermata dal senatore Pierantonio Zanettin, capogruppo di Forza Italia nella commissione giustizia di Palazzo Madama. Ilaria è stata espulsa dal paese e imbarcata sul volo Gedda-Roma della Saudia Airlines, con arrivo previsto a Roma alle 13.40 locali. Questa liberazione è il risultato degli sforzi del vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha seguito personalmente la delicata vicenda, e del personale della Farnesina, che ha operato con professionalità ed efficienza.

La giovane era stata condannata in appello a sei mesi di carcere per detenzione di sostanze stupefacenti. Ilaria aveva già scontato quattro mesi di pena, dopo essere stata arrestata il 5 maggio scorso durante una perquisizione a una festa a Gedda.

Ilaria ha sempre negato di aver consumato alcol o droghe e ha dichiarato di essere completamente innocente. Non ha mai compreso le ragioni del suo arresto, avvenuto mentre si trovava a cena da amici. Secondo il suo racconto, durante la festa una decina di persone armate e in borghese si sono presentate nel giardino della villa in cui si trovava. Inizialmente, ha pensato che si trattasse di una rapina. Successivamente, sono state effettuate perquisizioni, che hanno coinvolto anche lei. È stata l’unica donna a subire un trattamento così invasivo, probabilmente a causa della sua non appartenenza alla cultura araba.

Solo quando è stata portata in stazione di polizia, Ilaria si è resa conto di essere stata arrestata. Il primo interrogatorio in inglese è avvenuto cinque giorni dopo il blitz e in quell’occasione ha negato con fermezza ogni accusa riguardo al consumo o alla detenzione di droga e all’uso di bevande alcoliche. Alla fine dell’interrogatorio, le è stato chiesto di firmare un documento in arabo, di cui ha dichiarato di ignorare il contenuto.