In Italia la sopravvivenza dei pazienti oncologici è superiore alla media europea, secondo Aiom

roma ospita il clinical research course 2025 per formare giovani ricercatori e affrontare le sfide della ricerca oncologica, nonostante i progressi e le difficoltà burocratiche in italia.
"Statistiche sulla sopravvivenza dei pazienti oncologici in Italia superiori alla media europea secondo Aiom." "Statistiche sulla sopravvivenza dei pazienti oncologici in Italia superiori alla media europea secondo Aiom."
sopravvivenza dei pazienti oncologici in italia supera la media europea, evidenziando i progressi nella cura e assistenza secondo aiom 2025

Oggi, nel 2025, Roma si prepara a ospitare la terza edizione del Clinical Research Course, un evento di grande importanza organizzato dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) in collaborazione con l’American Society of Clinical Oncology (Asco). Questo corso ha come obiettivo quello di formare giovani ricercatori provenienti da ogni parte del mondo, fornendo loro gli strumenti necessari per comprendere a fondo la metodologia delle sperimentazioni cliniche e sviluppare idee di ricerca innovative.

Negli ultimi dieci anni, l’Italia ha compiuto notevoli progressi nella lotta contro il cancro, registrando una diminuzione del 15% dei decessi per neoplasie tra il 2011 e il 2021. Questo risultato supera il calo del 12% osservato nell’Unione Europea e si avvicina ai dati statunitensi, dove la mortalità complessiva per tumori è diminuita del 34% dal 1991 al 2022, evitando circa 4,5 milioni di morti. Francesco Perrone, presidente nazionale di Aiom, sottolinea che l’Italia si colloca tra i primi cinque Paesi al mondo per la qualità della ricerca oncologica, ma avverte che è fondamentale accelerare i tempi di avvio dei trial clinici e superare le barriere burocratiche per mantenere questa posizione di eccellenza.

Il corso di ricerca clinica

Il Clinical Research Course si propone di fornire ai partecipanti una visione completa della metodologia di ricerca, che abbraccia dagli studi di fase I a quelli più avanzati. Perrone mette in evidenza l’importanza di formare ricercatori in grado di valutare criticamente la letteratura scientifica e di implementare idee innovative. Aiom non solo copre le spese di iscrizione per i partecipanti selezionati, ma offre anche supporto economico per i viaggi di alcuni ricercatori provenienti da Paesi a reddito medio-basso, contribuendo così a una maggiore inclusione nella ricerca oncologica globale.

Progressi e sfide nella ricerca oncologica

Nonostante i progressi, il processo di approvazione delle sperimentazioni cliniche in Italia risulta più lungo e complesso rispetto alla media europea. Il Regolamento europeo n.536 del 2014 ha stabilito tempi di autorizzazione uniformi, ma, come sottolinea Perrone, le procedure amministrative continuano a causare ritardi significativi. Nel 2023, l’Agenzia Italiana del Farmaco ha autorizzato 212 trial oncologici, ma il numero di sperimentazioni è in calo, con una diminuzione del 5,2% rispetto all’anno precedente. Massimo Di Maio, presidente eletto di Aiom, evidenzia che la migrazione delle sperimentazioni verso Paesi più attrattivi è un fenomeno preoccupante, causato da carenze di personale dedicato e da ritardi burocratici.

Nuove frontiere della ricerca oncologica

Un cambiamento significativo nel panorama della ricerca oncologica è rappresentato dall’abbandono del modello istologico tradizionale, che si basava sull’organo di origine della malattia. Giuseppe Curigliano, membro del direttivo nazionale di Aiom, spiega che si sta affermando un nuovo approccio “mutazionale”, in cui la profilazione genomica diventa cruciale per la terapia. Questa evoluzione rappresenta una vera e propria rivoluzione scientifica, destinata a cambiare il modo in cui affrontiamo il cancro.

Statistiche e tendenze nel cancro

Nel 2025, negli Stati Uniti si stimano oltre 2 milioni di nuovi casi di cancro, con circa 618mila decessi. In Italia, il numero di nuovi casi è previsto intorno ai 390.100 nel 2024. Saverio Cinieri, presidente della Fondazione Aiom, sottolinea che, sebbene la mortalità oncologica stia diminuendo, si osserva un aumento preoccupante delle diagnosi tra le donne e i giovani adulti. I tassi di incidenza del cancro tra le donne di età compresa tra i 50 e i 64 anni hanno superato quelli degli uomini, e il carcinoma polmonare sta diventando sempre più comune tra le donne sotto i 65 anni.

In Italia, la situazione non è diversa, con un crescente numero di casi di cancro tra i giovani. Cinieri avverte che fattori di rischio come sedentarietà, dieta scorretta e fumo stanno contribuendo a questa tendenza preoccupante. Ricerche in corso stanno esaminando anche l’impatto di inquinanti ambientali e additivi alimentari. È fondamentale continuare a promuovere stili di vita sani, che possono prevenire fino al 40% dei casi di tumore.

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