Individuato e indagato 56enne per scritte antisemite a Milano

"Rammarico per gesti che sviliscono il valore di una comunità civile come quella piemontese, da sempre inclusiva e lontana da derive antisemite". E' quanto dichiara Marcello Segre, esponente del mondo del volontariato subalpino, sulla cui porta di casa è stata tracciata una Stella di David e la scritta 'Jude'. ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

Un uomo di 56 anni, residente a Corsico (Milano), è stato identificato, perquisito ed è attualmente indagato per “propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa”. Secondo le indagini condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo e del pool antiterrorismo della Procura di Milano, l’uomo avrebbe indossato una divisa di un’azienda di disinfestazione mentre tracciava le scritte antisemite.

L’uomo, sui suoi profili social, avrebbe anche pubblicato immagini a favore di organizzazioni terroristiche e vignette contro Israele. Le immagini che lo ritraggono mentre imbratta i muri sono state acquisite come prove nell’inchiesta condotta dal pm Enrico Pavone e dal procuratore Marcello Viola.

Le scritte antisemite sono state trovate tra il 16 e il 17 ottobre in uno dei bagni del Centro diagnostico italiano di via Saint Bon a Milano, vicino al quartiere ebraico. La scritta in questione recitava: “prima Hitler poi Hamas per voi ebrei forni e camere a gas”, accompagnata da una stella di David disegnata accanto. La proprietaria della struttura ha presentato denuncia.

Le autorità competenti stanno ora approfondendo l’indagine per accertare ulteriori dettagli e possibili connessioni dell’uomo con altri episodi simili. L’azione rapida delle forze dell’ordine ha permesso di individuare e perseguire l’autore di tali atti discriminatori, dimostrando l’impegno delle istituzioni nel contrastare ogni forma di odio e intolleranza.