Influencer chef per promuovere l’Italia | Mode e tendenze ecco le curiosità

Una Ricerca Esclusiva sul Food Giri di Pasta

Queste tre interviste offrono uno sguardo unico sul mondo del cibo attraverso le lenti dei social media, mostrando come influenzino e plasmino non solo le carriere degli chef, ma anche le tendenze e le aspettative dei consumatori.

Mauro Secondi il proprietario e gestore del pastificio in via delle Azavole mostra la sua pasta., Roma, 20 luglio 2023. (pasta, made in Italy, cibo, eccelenze, dieta mediterranea, pasta lunga, simbolica, fettuccine, pasta fresca, pasta all’uovo)
ANSA/MASSIMO PERCOSSI

Intervista a Rosario Rapisarda: “La mia Sicilia, tra passione e tradizione culinaria”

Come nasce la tua passione per la cucina?

“Senza dubbio dico sopravvivenza. A 11 anni ho dovuto cominciare a cucinare da solo, appunto per sopravvivenza. Da quel momento oltre alla necessità è sopraggiunta anche la curiosità per l’arte culinaria. Giorno dopo giorno ho affinato le mie doti in cucina e la passione è cresciuta sempre più. Dopo aver frequentato la scuola alberghiera, mi sono laureato in scienze e tecnologie alimentari e da lì ho iniziato a lavorare nelle cucine e nel settore alberghiero.”

Come sei diventato Food influencer?

“Mentre facevo il cuoco, ho iniziato a creare ricette per conto mio, un modo per mettere in mostra tutta la mia passione e la mia conoscenza. In seguito ho frequentato numerosi ristoranti e ho iniziato a creare contenuti, grazie anche all’esperienza che avevo alle spalle. Pertanto, sapevo bene come raccontare i piatti che avevo davanti. Da quel momento ho deciso di farne un mestiere.”

In che modo i social influiranno sul rapporto con il cibo in futuro?

“I social hanno influito molto sulla ristorazione e sul food in generale. Ciò che mi auguro per il futuro è un ridimensionamento del trash e che si punti alla valorizzazione dei prodotti territoriali nonché alla relativa qualità.”

Chef sul balcone Ruben Bondì: “ao che te vo magnà?”

Ruben Bondì: biografia di un chef innovativo

Nato nel 1997, Ruben Bondì ha intrapreso il suo percorso culinario studiando alla scuola alberghiera Vincenzo Gioberti a Roma, per poi spostarsi a Londra e affinare le sue competenze nelle cucine dell’esclusivo hotel a cinque stelle, The Ned. Questa esperienza internazionale è stata cruciale per definire la direzione della sua carriera che, una volta ritornato in Italia, lo ha visto lavorare tra Roma e Milano e continuare a esplorare opportunità anche all’estero.

Un cambio di rotta durante il Covid-19

L’avvento del Covid-19 ha segnato un punto di svolta significativo per Bondì, che ha trovato nel lockdown un’opportunità per reinventare il suo modo di fare cucina. Interagendo con passanti e vicini, ha iniziato a chiedere loro cosa desiderassero mangiare e a condividere i risultati in video che, pubblicati sui social media, hanno rapidamente guadagnato popolarità. Il format Cucina con Ruben ha conquistato il cuore di milioni, con oltre due milioni di follower su TikTok, un milione su Instagram e oltre 300.000 su YouTube, dove i suoi video raggiungono regolarmente oltre un milione di visualizzazioni.

Una carriera rimodellata dai social

Per Ruben Bondì, i social media sono diventati una piattaforma sorprendente per rilanciare e rimodulare la sua carriera. Grazie alla visibilità ottenuta, ha potuto collaborare con noti chef e marchi, partecipare a progetti culinari di grande rilievo e pubblicare ricettari di successo. La sua cucina sul balcone non è solo un luogo di lavoro ma è diventata il simbolo del suo brand, celebrando il buon cibo made in Italy in un contesto assolutamente originale e accogliente.

Chef Rubio, il nuovo percorso: dalla cucina alla solidarietà

L’inizio di un’avventura: la transizione da sportivo a chef

Nato a Frascati il 20 giugno 1982, Gabriele ha iniziato la sua carriera nel rugby, per poi scoprire e appassionarsi alla cucina mentre lavorava in un ristorante in Nuova Zelanda. Questo cambiamento di rotta lo ha portato a intraprendere studi culinari e a diventare un noto Chef Internazionale di Cucina Italiana.

Un nuovo capitolo: l’impegno umanitario di Chef Rubio

Dopo aver lasciato la TV, Chef Rubio si è dedicato a progetti umanitari, tra cui una significativa azione a Gaza con l’Associazione Cooperazione e Solidarietà. La sua scelta di allontanarsi dai riflettori è stata motivata dal desiderio di libertà e autenticità, valori che sentiva compressi nel contesto televisivo tradizionale. Esclusiva Giri di Pasta