Influenza intestinale 2023: sintomi essenziali

Secondo il virologo Fabrizio Pregliasco, in questo ottobre anomalo i virus cugini dell’influenza 2023 stanno già facendo sentire la loro presenza. Oltre ai sintomi classici come mal di gola, tosse e raffreddore, si stanno verificando anche disturbi gastrointestinali come nausea, vomito e problemi intestinali. Si stima che ci siano tra 60.000 e 80.000 casi a settimana di forme parainfluenzali, di cui un terzo riguarda l’apparato digerente.

L’impatto dei virus cugini in Italia

Secondo Pregliasco, si prevede che nell’autunno-inverno in Italia ci saranno circa 10 milioni di casi di virus cugini, che si affiancheranno ai 5-6 milioni di casi di vera influenza. La vera influenza si riconosce da sintomi come febbre alta, dolori muscolari e sintomi respiratori. I sintomi dei virus cugini sono invece più sfumati e meno prolungati, durando meno di 5 giorni.

L’automedicazione responsabile come strategia di guarigione

Per la maggior parte dei casi, la strategia più indicata per guarire dai virus cugini è l’automedicazione responsabile. Si consiglia l’uso di farmaci sintomatici che attenuino i disturbi senza eliminarli del tutto, in modo da poter monitorare l’andamento della malattia e permettere al corpo di reagire.

La situazione in base allo storico e agli studi passati

Pregliasco afferma che è difficile quantificare in modo preciso i numeri legati ai virus cugini, ma si basa su dati storici e studi passati per stimare il numero di casi. Secondo le sue stime, si verificheranno tra 60.000 e 80.000 casi a settimana di forme parainfluenzali, di cui un terzo riguarda l’apparato digerente.

Il ruolo di Fabrizio Pregliasco

Fabrizio Pregliasco è un virologo e ricercatore presso il Dipartimento di Scienze biomediche per la salute dell’Università Statale e direttore sanitario dell’Irccs ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio di Milano. Ha fornito queste informazioni all’Adnkronos Salute riguardo all’andamento dei virus cugini e le strategie di guarigione consigliate.

L’importanza di monitorare l’andamento della malattia

Secondo Pregliasco, è fondamentale monitorare l’andamento della malattia durante l’automedicazione responsabile. Questo permette di valutare la risposta dell’organismo e di adattare il trattamento di conseguenza.