Il festival “La città delle Muse” si appresta a trasformare Chieti e Pescara in un vibrante palcoscenico di innovazione e cultura il 7 e 8 aprile 2025. Sotto l’egida dell’Università “d’Annunzio”, questo evento rappresenta un’importante opportunità per presentare alla comunità le ricerche più recenti, fondendo tradizione e modernità in un grande laboratorio di idee. Grazie al Progetto “Assist Abruzzo”, finanziato dal PSC 2000-2020 di Formez e Regione Abruzzo, il festival si propone come un crocevia tra scienza, arte e società.
Un’occasione per i giovani
Le mattinate del festival saranno dedicate agli studenti delle scuole e dell’università, offrendo loro un’esperienza unica che intreccia scienza, memoria e visioni future. I giovani avranno l’opportunità di esplorare nuovi linguaggi comunicativi, stimolando la loro curiosità e creatività. Il 7 aprile a Pescara e il giorno successivo a Chieti, gli studenti potranno partecipare a incontri e attività coinvolgenti, facendoli sentire parte di un progetto più grande.
Nel pomeriggio, i Dipartimenti dell’Università si sposteranno in alcuni dei luoghi storici più suggestivi di Chieti, come il Palazzo dei Veneziani e il Museo Universitario. Qui, i ricercatori dialogheranno con la comunità, illustrando il valore delle loro scoperte e l’impatto sociale delle loro ricerche. Questo scambio di idee è essenziale per creare un legame tra il mondo accademico e la società civile, rendendo la ricerca accessibile e rilevante per tutti.
Spettacoli e cultura
Le serate del festival si concluderanno al Teatro Marrucino di Chieti con due spettacoli imperdibili. Il 7 aprile, il pubblico potrà assistere a “Voci di Donne nel tempo”, con la partecipazione dell’attrice Anna Foglietta, mentre l’8 aprile sarà la volta di “Diogene”, con Stefano Fresi. Entrambi gli eventi, ad accesso gratuito previa prenotazione, affronteranno temi di coesione sociale e inclusione, dimostrando come l’arte possa essere un potente veicolo di conoscenza e consapevolezza.
Inoltre, la mattina del 7 aprile, Roberto Pedicini terrà una lettura nell’auditorium del rettorato a Chieti, dando il via alla manifestazione. Questi momenti di spettacolo e riflessione sono pensati per coinvolgere il pubblico e stimolare un dialogo profondo sui temi trattati.
Un impegno per il territorio
Liborio Stuppia, rettore dell’Università “d’Annunzio”, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa, evidenziando come l’ateneo si apra al territorio con determinazione. “La Città delle Muse” è il risultato di un impegno collettivo che coinvolge non solo l’università, ma anche le istituzioni locali, come i Comuni di Chieti e Pescara. Stuppia ha rimarcato il ruolo cruciale che l’università gioca nel sostenere e vivacizzare il territorio, contribuendo a renderlo competitivo e attraente per studenti e ricercatori, italiani e stranieri.
Con questo festival, l’Università “d’Annunzio” non solo celebra la propria ricerca, ma si propone anche come un faro di cultura e innovazione, capace di unire passato e futuro in un dialogo continuo. “La città delle Muse” si preannuncia quindi come un evento imperdibile, capace di ispirare e coinvolgere tutti coloro che vi parteciperanno.