Simone Inzaghi, alla vigilia del derby tra Milan e Inter, solleva dubbi e preoccupazioni riguardo al fitto calendario imposto dalla Lega Calcio. Il tecnico, al suo terzo incontro con i rivali rossoneri e reduce da due sconfitte consecutive, fa notare come gli impegni sovrabbondanti stiano incidendo sulla preparazione della squadra. Con un’avversità rappresentata dalla congestione degli incontri, Inzaghi si prepara a una sfida cruciale in un momento delicato della stagione.
Il calendario fitto di impegni e le difficoltà dell’Inter
Simone Inzaghi non si tira indietro nel mettere in discussione il calendario della Lega, sottolineando che l’Inter sta affrontando un momento particolarmente intenso. Con il recupero della partita contro la Fiorentina che si inserisce in un mese già intenso, il tecnico afferma di non aver avuto notizia riguardo a tale accordo. Le parole di Inzaghi rivelano una frustrazione crescente:
“Ci sono impegni ravvicinati, come il derby, due partite contro la Fiorentina, la Coppa Italia e il campionato. Speravo vi fosse maggiore attenzione nel programma. La Lega ha programmato il recupero senza avvisarci, e anche se ora ci adeguiamo, l’assenza di riposo ha un impatto significativo.” Sottolinea l’importanza di un calendario che possa garantire un recupero adeguato ai suoi giocatori, in particolare dopo un tour de force che ha visto l’Inter impegnata in 16 partite in due mesi.
Inzaghi cita un febbraio imprevisto, caratterizzato da un carico pesante di incontri che complica non solo la preparazione, ma anche il recupero da eventuali infortuni. La combinazione di partite ravvicinate e la difficile gestione della rosa rappresentano una sfida costante per il trainer interista. Qualità e forma fisica dei giocatori potrebbero risultare compromesse da una pianificazione che, a detta sua, avrebbe richiesto una maggiore attenzione alle esigenze delle squadre impegnate.
La rivalità in campo con il Milan
Un altro capitolo della pressione che Inzaghi avverte è dato dalla rivalità con il Milan, che negli ultimi incontri ha avuto la meglio sull’Inter. Durante l’analisi delle sfide precedenti, Inzaghi non si richiama soltanto alle sconfitte, ma alla necessità di gestire meglio i momenti critici della partita. Il tecnico dichiara:
“Nel primo derby abbiamo perso meritamente, nel secondo è stata decisiva la nostra incapacità di capitalizzare le occasioni. Dobbiamo imparare a essere astuti durante gli episodi decisivi della gara.” La menzione di un fallo non fischiato nel secondo incontro, considerato da lui determinante, evidenzia come ogni singolo errore possa influenzare il risultato in un derby così atteso.
Osservando il cammino dell’Inter, il tecnico rampollo fa riferimento alla necessità di guardare avanti senza lasciarsi sopraffare dalle statistiche. Inzaghi chiede ai suoi uomini di dimostrare una versione impeccabile, ottenendo finalmente una vittoria tanto desiderata per scuotere il morale di una squadra in difficoltà. La pressione sale, ma la consapevolezza di poter affrontare una rivale potente costituisce un incentivo ulteriore.
Un occhio al mercato: le prossime scelte dell’Inter
L’argomento mercato è inevitabilmente emerso durante la conferenza stampa. Inzaghi ha messo in luce le necessità del club in virtù di stringenti problematiche legate agli infortuni e ai giocatori che hanno lasciato la squadra recentemente. “Siamo corti a livello numerico e dobbiamo apportare modifiche,” ha affermato, rimarcando l’importanza di acquisire nuovi elementi, in particolare nel settore difensivo.
Il tecnico si prepara per incontri con la dirigenza, per discutere le operazioni di mercato e trovare soluzioni per rinforzare la squadra. “Ho bisogno di un maggiore supporto dallo staff dirigenziale, essendo importante che non ci troviamo in emergenza,” ha insistito, mettendo in evidenza come il rientro di alcuni infortunati non possa colmare da solo le lacune attuali. La stagione presenta sfide significative, e Inzaghi appare determinato a creare le condizioni per una crescita sostenibile, intervenendo dove necessario per cercare di restituire all’Inter una competitività andata a rilento.