Israele e l’ordine degli Stati Uniti: Fermare le stragi di civili a Gaza

Stop alle stragi di civili nella Striscia di Gaza in caso di nuovi attacchi di Israele

Gli Stati Uniti fissano dei limiti per l’offensiva di Israele nella Striscia di Gaza. Durante una conferenza stampa a Tel Aviv, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha sollecitato un piano per proteggere i civili prima della ripresa degli attacchi nel sud. Blinken ha sottolineato che non si può permettere una massiccia perdita di vite come quella avvenuta a nord.

Il segretario di Stato ha riconosciuto le difficoltà di combattere Hamas, che si nasconde tra i civili, ma ha sottolineato che Israele ha uno degli eserciti più sofisticati e comprende l’importanza di proteggere i civili non solo per una questione etica, ma anche per una strategia più efficace.

Durante i colloqui con il governo israeliano, Blinken ha chiesto che vengano designate diverse zone sicure nel centro e nel sud della Striscia di Gaza, dove i civili possono evitare i combattimenti. Ha inoltre richiesto di evitare spostamenti di massa come quelli avvenuti nelle prime settimane del conflitto. I palestinesi che si trovavano a nord sono stati costretti a lasciare le proprie case.

Blinken ha sottolineato che i palestinesi devono avere il diritto di tornare nelle loro case e ha chiesto ad Israele di evitare di colpire infrastrutture vitali come ospedali, centrali elettriche e impianti per la purificazione dell’acqua. Queste richieste erano già state presentate da fonti dell’amministrazione americana, ma è la prima volta che un alto esponente dell’amministrazione Biden le esprime pubblicamente.

La risposta di Israele

Durante l’incontro con il gabinetto di guerra, il premier Benjamin Netanyahu ha ribadito di non volere che l’Autorità Nazionale Palestinese (Anp) governi Gaza. Ha dichiarato che l’Autorità Palestinese, che sostiene, finanzia ed educa al terrorismo, non governerà Gaza dopo Hamas. Blinken ha risposto che capisce che Israele non voglia l’Autorità Palestinese al potere, ma ha chiesto di proporre una soluzione post-conflitto per Gaza.

Il ministro israeliano della Difesa Yoav Gallant ha assicurato che Israele combatterà Hamas fino alla vittoria, privandolo delle sue capacità militari e di governo e riportando a casa tutti gli ostaggi. Ha sottolineato che Israele apprezza il sostegno degli Stati Uniti e che gli obiettivi dell’operazione sono condivisi.

Gli altri ostaggi

Il governo israeliano è disposto a discutere nuovi accordi per il rilascio di ostaggi civili e soldati. Secondo il deputato israeliano Danny Danon, Hamas vuole cambiare la proporzione attuale, liberando un ostaggio per tre prigionieri palestinesi. Danon ritiene però che Hamas non libererà tutti gli ostaggi, considerandoli merce di scambio per negoziare la fine della guerra.