Oceano Indiano? No, mar Adriatico!

Oceano Indiano? No, mar Adriatico!

Snorkeling lungo le coste dell’Istria croata, alla scoperta di un inaspettato mondo sottomarino

Istria croata
La grotta Grande Kolombarica © AntonUnkovic

Labirinti di pietra sottomarini, antichi moli sotto il pelo dell’acqua, resti galeoni, colonie di cavallucci marini di colore giallo che nuotano tra le scogliere nei dintorni dei porti, grotte popolate da granchi felloni e nudibranchi dai colori sgargianti: c’è tutto questo, e molto altro ancora, nei fondali marini delle coste dell’Istria, la penisola croata che si allunga sulle acque del mar Adriatico. Un mondo sottomarino inaspettato e bellissimo, reso ancora più accessibile e facile da esplorare grazie a un avanguardistico progetto di mappatura dei fondali: iniziata lo scorso anno, questa iniziativa promossa dall’Ente del Turismo istriano e dalle pro loco, ha reso i fondali facilmente accessibili anche dai non esperti di immersioni: bastano maschera e boccaglio e, grazie alle mappe e alle indicazioni presenti in loco, chiunque può facilmente trovare i siti più belli e interessanti, ed esplorarli facendo snorkeling. 

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A Fažana (Fasana), nuotando nel porto romano di Capo Mede

Nel canale della cittadina di Fažana (Fasana), ben protetto dalle onde sin dai tempi antichi, si possono vedere i resti di un molo romano a forma di amo (a una profondità di 1-2 metri), dove gli archeologi hanno trovato anfore e manufatti in ceramica (Fasana era famosa per la produzione di olio d’oliva e vino). Da un punto di vista della fauna, su questo fondale sabbioso è possibile incontrare pesci come il capone lira, le seppie, le tracine drago, la granceola piccola, i granchi fellone e le ostriche grandi, che si trovavano regolarmente nei menù degli antichi romani.

Istria croata
Fasana © AntonUnkovic

Sulle tracce dei pirati nella grotta Grande Kolombarica, a Capo Promontore

Nell’estrema punta meridionale dell’Istria, a Capo Promontore (Kamenjak), si trova forse uno dei luoghi più emozionanti da esplorare con pinne, boccaglio e occhiali: la grotta Grande Kolombarica, che emerge dalle acque con un’apertura a forma di cuore (qui le colombe nidificano e da questo dettaglio prende il nome la grotta stessa). È registrato negli archivi storici che i pirati di Ulcinj (Dulcigno, in Montenegro) raggiungessero regolarmente l’Istria nel III secolo a.C. con i loro velieri ed è molto probabilmente che questa grotta fosse utilizzata per nascondere le barche i frutti dei saccheggi. Oggi, oltre al blu del mare, la grotta è colorata da spugne e alghe, e popolata da gronghi, gamberi e granchi.

Il mare vicino a Rovinj (Rovigno) © AntonUnkovic

A Novigrad (Cittanova), nuotando lungo le antiche mura

Un altro punto da non perdere per lo snorkeling è il porto della graziosa cittadina di Novigrad (Cittanova), nota per le mura veneziane che la cingono. Lo snorkeling può iniziare proprio dalle mura, dove si trova un piccolo lido con ciottoli e rocce. Sotto la meda, si possono vedere alghe brune (indicano acque pulite), e poi saraghi comuni, castagnole, branchi di cefali e soprattutto colonie di cavallucci marini di colore giallo.

Istria croata
Il mare vicino a Poreč (Parenzo) © AntonUnkovic

La Lanterna di Vrsar (Orsera), ovvero il faro

Emozionante l’immersione che si può fare a Vrsar (Orsera): di fronte alla cittadina si trova l’arcipelago di isole e isolotti più numeroso dell’Istria, e qui – a un miglio nautico circa dalla costa – spicca anche un faro (Plić Mramori, chiamato semplicemente Lanterna o Lanterna rossa). Si può raggiungere in barca o con il SUP, e poi iniziare lo snorkeling alla base del faro, che pullula di vita marina: occhiate, castagnole, piccoli pesci azzurri che, come pastori, rincorrono gruppi di pesce serra (ospite relativamente recente nell’Adriatico e, a causa degli inverni più miti e dei mari più caldi, sempre più comune). Per gli esperti dell’apnea, da non perdere l’esplorazione dei massi più profondi perché nascondono tracce di un lontano passato: qui gli archeologi hanno trovato prove di naufragi romani e resti di un galeone del XV o XVI secolo. Nell’area si possono vedere frammenti di anfore e chiodi dalla forma squadrata, ondulata, di colore ossidato, verdastro, parte integrante di una nave di legno.

Istria croata
La lanterna di Vrsar (Orsera) © AntonUnkovic

A Pula (Pola), tra scenografiche grotte

Lo snorkeling parte dalla bellissima spiaggia rocciosa di Prirodno, non lontano dal campeggio Arena Stoja di Pula (Pola): quello che si vede emergere dalle acque è una sorta di ponte naturale di pietra, con tre grotte semiaperte in due delle quali entra il mare. Sott’acqua invece lo spettacolo continua tra boschetti di coralli e scogli popolati da datteri di mare (un mollusco protetto).

Pula (Pola) © AntonUnkovic

Tra i colori e i pesci di Rabac (Porto Albona)

Nella parte orientale della penisola istriana, nel golfo del Quarnero, c’è un interessante punto di snorkeling chiamato Girandella: appena ci si avvicina alla scogliera di rocce che si tuffano nel mare turchese, si notano delle formazioni che ricordano le vertebre di un dinosauro. La scogliera si estende in profondità come una lunga parete intervallata da crepe colorate, abitate da spugne di varie e adornate con alghe di diversi colori. La scogliera è molto ricca di fauna: si possono vedere avannotti di salpa, che si riconoscono dalle strisce giallo oro e dagli occhi gialli, e avannotti di cefali, di colore argento, che visitano occasionalmente la zona. Tra gli abitanti fissi si trovano inoltre saraghi pizzuti, orate, branzini e pesci più piccoli come castagnole, sciarrani, donzelle e occhiate.

Zona di Rabac (Porto Albona) © AntonUnkovic

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Foto di apertura: La lanterna di Vrsar (Orsera) © AntonUnkovic