Kiev e Washington trovano un accordo per un cessate il fuoco in Ucraina: ecco i dettagli e le conseguenze

accordo tra washington e kiev per un cessate il fuoco temporaneo in ucraina, con l’obiettivo di avviare negoziati di pace e alleviare la crisi umanitaria.
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Kiev e Washington raggiungono un accordo per un cessate il fuoco in Ucraina, analisi delle conseguenze e dettagli dell'intesa

Washington e Kiev hanno siglato un accordo storico per un cessate il fuoco temporaneo in Ucraina, un passo cruciale dopo tre anni di conflitto. I colloqui si sono tenuti l’11 marzo 2025 a Jeddah, in Arabia Saudita, dove le due nazioni hanno concordato una tregua di 30 giorni, subordinata all’accettazione della Russia di fermare le ostilità. Questa intesa rappresenta un’opportunità per avviare negoziati di pace significativi e per alleviare la crisi umanitaria in corso.

Punti chiave dell’accordo

L’accordo prevede un cessate il fuoco immediato, che potrebbe essere esteso previo consenso reciproco. Tuttavia, la sua attuazione dipende dalla risposta di Mosca: la tregua entrerà in vigore solo se anche la Russia deciderà di interrompere le operazioni militari. In caso di adesione da parte russa, il “silenzio” sui fronti di battaglia dovrebbe iniziare immediatamente.

Inizialmente, Kiev aveva proposto una tregua limitata ai cieli e al Mar Nero, ma su richiesta degli Stati Uniti, la proposta è stata ampliata per includere un cessate il fuoco su tutta la linea del fronte. Ciò implica che tutte le operazioni militari attive, non solo bombardamenti e scontri navali, saranno sospese.

Durante il periodo di tregua, entrambe le parti si sono impegnate a facilitare l’arrivo di aiuti umanitari e a compiere gesti distensivi, come lo scambio di prigionieri di guerra e il rilascio di civili detenuti. Inoltre, è previsto il rimpatrio dei bambini ucraini deportati in Russia, un passo cruciale per ricostruire la fiducia tra le due nazioni.

Ucraina e Stati Uniti hanno anche deciso di formare immediatamente squadre negoziali per avviare colloqui che mirano a un accordo di pace duraturo, con garanzie di sicurezza a lungo termine per Kiev. I partner europei saranno coinvolti nel processo, come sottolineato dalla delegazione ucraina.

Washington aumenta la pressione su Mosca

L’amministrazione di Washington, sotto la guida del Segretario di Stato Marco Rubio, ha accolto con favore l’apertura di Kiev. Rubio ha definito la proposta di tregua “promettente” e si è impegnato a presentarla al Cremlino il prima possibile. Il presidente Trump ha espresso la volontà di porre fine al conflitto “il prima possibile” e spera in una risposta positiva da Mosca per avviare la “seconda fase” dei negoziati di pace. In caso di rifiuto da parte russa, Rubio ha avvertito che “sapremo chi è l’ostacolo alla pace”, suggerendo che una mancata adesione di Putin indicherebbe chiaramente la responsabilità russa nel proseguire la guerra.

La Casa Bianca ha ribadito l’impegno di Trump a cercare “la fine di questa guerra brutale e sanguinosa”, sottolineando che non si può porre fine a un conflitto senza dialogare con entrambe le parti. Inoltre, è stato lanciato un invito all’Europa a intensificare il proprio impegno per sostenere la pace, con leader come Macron e Starmer pronti a contribuire.

La notizia della tregua ha suscitato reazioni miste in Ucraina. Da un lato, c’è un cauto ottimismo tra la popolazione, stanca di mesi di combattimenti, mentre dall’altro alcuni osservatori avvertono che una tregua senza un ritiro russo potrebbe congelare il conflitto nelle attuali posizioni. Tuttavia, la leadership di Kiev si mostra compatta nel presentare l’iniziativa come un gesto di buona volontà, chiarendo che non sono state accettate concessioni territoriali permanenti come prezzo della tregua.

Gli alleati più vicini all’Ucraina, come Polonia e Stati Baltici, hanno reagito con cautela, sostenendo l’idea di una pausa umanitaria ma insistendo che una pace duratura debba includere il ripristino della piena sovranità ucraina. Si percepisce, quindi, un delicato equilibrio tra l’accoglienza di una tregua che potrebbe salvare vite e la preoccupazione di non compromettere gli obiettivi a lungo termine di Kiev. In ogni caso, l’atmosfera è carica di aspettative: qualcosa di significativo potrebbe essere all’orizzonte.

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