La Camera dei Deputati discute il Manifesto di Ventotene, Meloni cita passaggi controversi

meloni accende il dibattito sulla politica europea citando il manifesto di ventotene e criticando le sue interpretazioni, scatenando reazioni contrastanti alla camera dei deputati.
"Discussione alla Camera dei Deputati sul Manifesto di Ventotene, con Meloni che cita passaggi controversi." "Discussione alla Camera dei Deputati sul Manifesto di Ventotene, con Meloni che cita passaggi controversi."
La Camera dei Deputati nel 2025 discute il Manifesto di Ventotene, con Meloni che evidenzia passaggi controversi del documento

Il dibattito sulla politica europea si infiamma alla Camera dei Deputati, dove Giorgia Meloni ha scatenato una vivace discussione citando il Manifesto di Ventotene. Durante il suo intervento, la premier ha messo in discussione alcuni passaggi controversi del documento, redatto nel 1941 da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni, mentre si trovavano in esilio sull’isola di Ventotene. Questo manifesto è considerato un pilastro fondamentale per la costruzione di un’Europa unita, proponendo l’idea di un organismo politico dotato di poteri reali in ambito economico e di politica estera.

Il manifesto di Ventotene: Un documento storico

Il Manifesto di Ventotene, originariamente intitolato “Per un’Europa libera e unita. Progetto d’un manifesto”, è composto da quattro capitoli che delineano una visione di unità politica europea. Gli autori, Spinelli, Rossi e Colorni, enfatizzavano l’importanza di creare un’Europa coesa, capace di affrontare le sfide del tempo attraverso un’azione politica comune. La necessità di un parlamento e di un esecutivo europeo in grado di esercitare un’influenza concreta è un tema centrale del documento, che rimane attuale e oggetto di discussione nel contesto politico contemporaneo.

Redatto in un periodo di grande tumulto storico, il manifesto ha ispirato generazioni di politici e pensatori, diventando un simbolo della lotta per l’unità europea. La visione di un’Europa unita e libera rappresentava una risposta alle divisioni e ai conflitti che caratterizzavano il XX secolo. La proposta di un’Europa capace di garantire pace e stabilità attraverso la cooperazione è un messaggio che risuona ancora oggi, sebbene le interpretazioni e le applicazioni di queste idee possano variare notevolmente.

Le citazioni di Meloni: Un intervento controverso

Durante il suo intervento, Giorgia Meloni ha espresso preoccupazione per l’interpretazione del Manifesto di Ventotene da parte di alcuni membri della Camera. “Spero che chi ha citato il manifesto non l’abbia mai letto, altrimenti sarebbe davvero preoccupante”, ha dichiarato la premier, sottolineando l’importanza di comprendere il contesto e il contenuto del documento. Meloni ha quindi letto alcuni passaggi significativi, tra cui la frase: “La rivoluzione europea per rispondere alle nostre esigenze dovrà essere socialista”, scatenando reazioni contrastanti tra i presenti.

In un momento di tensione, ha continuato a citare il manifesto, evidenziando frasi come: “La proprietà privata deve essere abolita, limitata…”. Queste affermazioni hanno innescato un acceso dibattito, con Meloni che ha messo in evidenza la necessità di una riflessione critica su tali affermazioni. Ha anche citato un passaggio che afferma che “la politica democratica sarà un peso morto nella crisi rivoluzionaria”, concludendo il suo intervento con una citazione che parla della “dittatura del partito” come mezzo per formare un nuovo stato e una nuova democrazia.

La reazione alla sua lettura è stata immediata, con applausi e contestazioni che hanno riempito l’aula, dimostrando quanto il tema dell’Europa e delle sue fondamenta ideologiche continui a essere divisivo e di grande attualità nel panorama politico italiano.

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