La Commissione Europea promuove la circolazione transfrontaliera di servizi e merci

La Commissione Europea avvia una consultazione per migliorare la circolazione di beni e servizi tra Stati membri, affrontando ostacoli normativi e promuovendo la concorrenza nel mercato europeo.
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La Commissione Europea ha avviato una consultazione pubblica per discutere la strategia finalizzata a favorire la circolazione delle prestazioni di servizi e merci tra i Paesi membri. Questa iniziativa ha visto la partecipazione attiva dell’Istituto Nazionale Tributaristi , il cui presidente, Riccardo Alemanno, ha evidenziato l’importanza di superare gli ostacoli normativi ed eliminare le restrizioni alla libera circolazione per migliorare la concorrenza e ridurre i costi a carico dei cittadini. L’obiettivo è creare un sistema più efficiente e accessibile a tutti gli operatori del mercato.

Obiettivi della Commissione Europea

La Commissione Europea ha stabilito di semplificare l’implementazione delle norme esistenti e di porre rimedio a problematiche normative e amministrative che ostacolano il libero scambio di beni e servizi. La consultazione pubblica si propone di raccogliere commenti e proposte da vari stakeholder, inclusi professionisti del settore, per affinare questa strategia. Il presidente dell’INT ha espresso pieno supporto a questa iniziativa, sottolineando che qualsiasi forma di limitazione o riserva deve essere motivata da necessità di pubblico interesse, altrimenti si traduce in una diminuzione della concorrenza, aumentando i costi a carico dei consumatori.

L’intento è di garantire che le normative attuali non rappresentino un freno alla continua evoluzione del mercato, ma vengano invece adattate per favorire una maggiore interazione economica tra Stati membri. La Commissione si impegna quindi a lavorare per rimuovere gli impedimenti e promuovere una cooperazione più stretta tra le diverse giurisdizioni, favorendo per esempio l’adozione di standard comuni per le professioni.

Iniziative dell’Istituto Nazionale Tributaristi

L’INT ha avviato una serie di incontri con eurodeputati e parlamentari nazionali, con l’obiettivo di mettere in luce i problemi derivanti da riforme legislative che potrebbero consolidare poteri monopolistici nel settore dei servizi professionali. Alemanno ha fatto riferimento, in particolare, ai tentativi di alcune categorie professionali di riservare la consulenza contabile e tributaria a un numero limitato di operatori, il che creerebbe una distorsione di mercato e ridurrebbe le opportunità per altri professionisti di operare a livello transfrontaliero.

Il documento presentato dall’Istituto si è concentrato sull’importanza della libera attività professionale, già riconosciuta in una raccomandazione del 2017. In questo contesto, è stata ribadita la posizione secondo cui i servizi contabili dovrebbero essere aperti alla concorrenza e non vincolati da norme restrittive che impediscono il libero esercizio delle professioni, un principio essenziale per facilitare gli scambi economici in Europa.

Le problematiche della regolamentazione

Uno dei temi principali emersi nella consultazione riguarda le anomalie legate alla regolamentazione all’interno dell’Unione Europea. Alemanno ha evidenziato che in alcuni Paesi esistono tentativi di monopolizzare l’accesso ai servizi di consulenza, il che è particolarmente evidente in Italia. Queste restrizioni creano difficoltà non solo per il raggiungimento di obiettivi di concorrenza leale, ma anche per la capacità di professionisti europei di esercitare liberamente la propria attività in altri Stati membri.

Le criticità sono state riportate anche dalla Corte dei Conti Europea, che ha messo in guardia contro l’eccesso di regolamentazione e le riserve professionali, che ostacolano la mobilità del lavoro e dei servizi all’interno dell’Unione. È quindi necessario un monitoraggio stabilito allo scopo di prevenire ulteriori problematiche normative e promuovere un ambiente più favorevole alle imprese e ai professionisti.

Necessità di equilibrio tra regolazione e libertà professionale

Alemanno ha sottolineato l’esigenza di mantenere un bilanciamento tra attività professionali regolamentate e quelle più libere. In Italia, questo approccio è già sostenuto dal sistema duale che riconosce sia gli ordini professionali che le associazioni di rappresentanza legali per i professionisti. La sentenza del Consiglio di Stato ha riaffermato la legittimità di queste associazioni, riconoscendo il loro ruolo accanto ai professionisti ordinistici.

Per una circolazione più efficace dei servizi all’interno della comunità europea, è cruciale che le necessità di appropriatezza delle normative vengano gestite senza creare nuovi ostacoli o restrizioni che possano danneggiare sia i fornitori di servizi che i consumatori. La revisione e il monitoraggio delle regolamentazioni devono porsi come obiettivo comune, al fine di garantire un futuro economico più integrato e disponibile a tutti i cittadini dell’Unione.

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