L’Italia sta assistendo a un notevole aumento dell’interesse per il gioco degli scacchi, un fenomeno che guadagna sempre più visibilità nel panorama degli sport tradizionali. Dalla registrazione di circa 11.880 tesserati nel 2020, il numero è destinato a superare i 23.600 nel 2024. Questo sviluppo non solo testimonia la diffusione del gioco, ma potrebbe anche favorire il suo riconoscimento come una federazione sportiva di primo piano in Italia.
I dati in crescita della federazione scacchistica italiana
Secondo le statistiche ufficiali fornite dalla Federazione Scacchistica Italiana , l’aumento dei tesserati è impressionante. Luigi Maggi, il presidente della FSI, ha evidenziato che l’organizzazione sta continuando a espandersi. Oggi, gli scacchi sono classificati come “disciplina associata” dal CONI, insieme a una serie di altre attività come la dama e il bridge. Tuttavia, la FSI ha già raggiunto numeri di tesserati superiori a molti sport riconosciuti. Maggi ha espresso il desiderio che il crescente numero di praticanti favorisca la transizione verso un pieno riconoscimento al livello delle federazioni sportive nazionali.
Le prospettive di crescita fanno ben sperare per il futuro del gioco in Italia. Diversi paesi nel mondo hanno già elevato gli scacchi a disciplina olimpica, e questo rappresenta una visione che si spera possa realizzarsi anche nel contesto italiano. Il tentativo di includere gli scacchi nei Giochi Invernali di Torino nel 2006 non ha avuto successo, ma l’attuale aumento di prestigio potrebbe riaprire la strada a simili proposte in futuro.
Iniziative di sviluppo e progetti in corso
Grazie all’aumento dei tesserati, la federazione è ora in grado di implementare progetti per ampliare la diffusione degli scacchi sul territorio. Un’iniziativa significativa in programma è “A Scuola con gli Sport della Mente“, prevista per il 2025, che mira a coinvolgere circa 1.500 ragazzi in corsi di scacchi nelle scuole italiane. Gli organizzatori prevedono di gestire 70 corsi, ciascuno con 30 ore di lezione dedicate a giovani che non hanno mai partecipato a tornei ufficiali. Inoltre, è previsto che ogni corsista partecipi a un evento agonistico adeguato alla propria fascia d’età , creando così occasioni di interazione e competizione tra i giovani scacchisti.
Questi sforzi evidenziano l’impegno verso la formazione e il coinvolgimento delle nuove generazioni, con l’obiettivo di radicare profondamente il gioco nella cultura giovanile. La FSI si sta dunque muovendo con determinazione per rendere gli scacchi un’attività consolidata e attraente per il pubblico più giovane.
Fattori chiave per la crescita degli scacchi
Negli ultimi anni, vari fattori hanno contribuito alla crescita esponenziale degli scacchi in Italia. Oltre alla proliferazione di iniziative locali dedicate ai più giovani, un ruolo determinante è stato giocato dall’esplosione del gioco online, che ha preso piede durante la pandemia. Questa modalità di gioco ha permesso a molti appassionati di avvicinarsi a questo antico gioco e successivamente passare a sfide di persona, arricchendo l’esperienza di gioco.
Un ulteriore elemento che ha destato l’interesse collettivo è stato il successo della miniserie “La Regina degli Scacchi“. Questo show ha segnato un rinnovato fascino per il gioco, contribuendo a modificare la percezione pubblica degli scacchi, da attività marginale a disciplina stimolante e affascinante. Tossicità , competizione e genialità sottolineano la ricchezza dell’esperienza ludica, rendendo gli scacchi non solo un gioco, ma un’attività socioculturale che continua a evolversi.
La FSI è quindi in una fase entusiasta e fortemente motivata a proseguire su questa strada, con la prospettiva di ulteriori riconoscimenti e una sempre maggiore affermazione nel panorama sportivo nazionale.